Dopo la sfilata del carro lungo corso Vittorio Emanuele, è il giorno in cui la Chiesa di Palermo celebra Santa Rosalia. Nel pomeriggio, a partire dalle 19, l’urna con le spoglie della Santuzza è uscita dalla Cattedrale.
All’uscita, su via Matteo Bonello, i fedeli hanno intonato canto l’Inno Rosalia di rosa e di giglio, poi il corteo via Vittorio Emanuele, Quattro Canti, piazza Marina. Il passaggio delle reliquie ha radunato migliaia di persone davanti e attorno al sagrato della Cattedrale riempiendo l'intera area. Le calde temperature non hanno arrestato la folla che ha atteso in più angoli per potere vedere la santa arrivare.
Una sentita e lunga attesa, l’arrivo dell'urna accolta fra spari, e scampanii, una pioggia di coriandoli che hanno coreografato e reso più gioioso l'intero contesto. Mani giunte in preghiera, fiaccole accese, bambini alzati verso il cielo in segno di benedizione, drappi sui balconi per adornare e accogliere con rispetto questo momento devozionale. Palermo chiede la sua protezione e clemenza e si affida per tutti i bisogni a Rosalia.
Un amore senza tempo tra i palermitani e Santa Rosalia che accomuna più generazioni e si trasmette inciso forgiando altri animi. Il corteo dell’urna, dall’uscita fino a piazza Marina, è stato seguito dalla banda dell’Associazione culturale musicale Marinuzzi città di Palermo di Giovanni e Salvatore Bottino e al ritorno il Corpo Bandistico Palermitano di Massimo Vella.
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