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A Palermo è ancora emergenza rifiuti: resistono le discariche a cielo aperto dalla Zisa a Borgo Nuovo

Uno sopra l’altro, i sacchi compongono montagne di rifiuti che invadono marciapiedi e carreggiate. Non si salvano neanche le postazioni a pochi metri dalle scuole

Dalla Zisa a Borgo Nuovo, passando per viale Michelangelo, resistono le discariche a cielo aperto a Palermo. Uno sopra l’altro, i sacchi compongono montagne di rifiuti che invadono marciapiedi e carreggiate: all’immondizia dei giorni scorsi, ancora non raccolta da Rap, si aggiungono i rifiuti più freschi e quotidiani ormai gettati senza più un criterio, che spesso circondando cassonetti distrutti dalle fiamme di giorni addietro.

E non si salvano neanche le postazioni a pochi metri dalle scuole. In via Alia a Borgo Nuovo, a pochi passi dall’istituto Filippo Raciti, carcasse di elettrodomestici, abbandoni e rifiuti organici hanno ormai conquistato quasi l’intero marciapiede: l’olezzo si sente da decine di metri e avvolge i bambini che fanno il loro ingresso a scuola e gli elettori in queste ore impegnati ad esprimere le proprie preferenze per la tornata elettorale delle europee. Non va meglio in via Centuripe, dove ai piedi dei cassonetti divorati dai roghi dei mesi scorsi, campeggiano distese di sacchetti.

I residenti non hanno più la possibilità di gettare i propri rifiuti nelle postazioni, orami ridotte a scheletri e così l’unica possibilità rimane la strada, adesso infestata da spazzatura e scarafaggi attirati dai resti di cibo. A marcire sotto il picco del sole anche una mini discarica a cielo aperto proprio davanti la scuola elementare Colozza. Il marciapiede è invaso dai sacchi e anche i cassonetti, da poco svuotati dalle maestranze dell’azienda di piazzetta Cairoli, tornano a traboccare.

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