«Sono passato da quel punto poco prima dell'incidente, c'era un avvallamento, sono riuscito ad evitarlo perché in quel momento mi trovavo sulla corsia di sorpasso». Sono le parole di Francesco Guagliardo, un giovane palermitano che percorre spesso il tratto di viale Regione Siciliana in cui ieri, 16 maggio, ha perso la vita Samuele Fuschi.
Come decine di altri automobilisti, si trovava sulla circonvallazione nei momenti che hanno preceduto la tragedia: in tanti, già sul posto, hanno puntato il dito contro le condizioni dell'asfalto sul tratto che va dal ponte Bonagia all'ex rotonda di via Oreto, dove il trentottenne è morto sul colpo.
«Passo frequentemente da lì per lavoro - racconta - anche ieri, per immettermi in autostrada. Intorno alle 14,10 ero alla guida della mia auto, quando ho notato l'avvallamento. Era vistoso, palesemente vuoto sotto, io ero ancora distante quando l'ho visto e per fortuna ero sulla sinistra, in fase di sorpasso. Sono così riuscito a non passarci sopra». Ma a quell'ora il traffico su viale Regione Siciliana è particolarmente intenso: «L'asfalto stava cedendo, ma la buca non c'era ancora - prosegue l'automobilista -, ma potrebbero essere passati nel frattempo dei mezzi pesanti che hanno inevitabilmente contribuito al cedimento. Quello che è successo è terribile, poteva capitare a chiunque».
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