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Una vita passata allo Zen, il camion come seconda casa: chi era Giuseppe Serio, il palermitano morto sull'A20

L'autista, 66 anni, abitava in via Leonardo Pisano con la moglie. La vittima aveva due figlie

Non ha mai lasciato lo Zen, a Palermo, Giuseppe Serio, 66 anni, il camionista morto ieri nel terribile incidente sull'A20 Messina-Palermo. Una vita passata nel quartiere, era nato e cresciuto lì, e si era sposato con una donna anche lei dello Zen. Abitavano in via Leonardo Pisano, avevano due figlie.

Il camion, come ricordano gli amici, era una seconda casa per lui. «Una persona umile, cordiale, socievole, un incredibile lavoratore - ricorda Gianni Dragna, un amico -. Quando l'abbiamo saputo, nel quartiere, ci siamo tutti rimasti malissimo. Lui faceva spesso la tratta Palermo-Catania, trasportava di tutto e non faceva mai problemi. Non capiamo cosa possa essere successo. A tutta la famiglia condoglianze da parte mia e da tutta la gente dello Zen».

Serio ieri  si è ribaltato col suo camion tra gli svincoli di Sant'Agata di Militello e Rocca di Capri Leone, esattamente appena fuori dalla galleria sul viadotto Rosmarino.  Sul posto gli agenti della stradale e i mezzi dei vigili del fuoco, con gli uomini del 118 che hanno cercato di rianimare la vittima ma purtroppo non c'è stato nulla da fare.

Il pesante mezzo è ribaltato nel bel mezzo della carreggiata, con molte piante sparse in strada, con l'autostrada A20 in direzione Palermo chiusa per molte ore.

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