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La strage di Altavilla, Barreca: «Durante il rito Fina e Carandente hanno fatto diverse telefonate»

Il muratore indagato per l'eccidio non sa dire con chi i due complici parlassero: gli inquirenti stanno tentando di capire chi abbiano contattato

Giovanni Barreca e la moglie Antonella Salamone

È ancora preda di una sorta di delirio mistico, vede il demonio in carcere, sostiene che il male si sia impossessato del suo compagno di cella e di volerlo liberare. Giovanni Barreca, muratore di Altavilla Milicia che, con la complicità della figlia di 17 anni e, sostengono gli inquirenti, di una coppia di fanatici religiosi, Massimo Carandente e Sabrina Fina, ha sterminato la moglie e due figli
durante un esorcismo, continua a farneticare.

Oggi, giovedì 21 marzo, ha incontrato in carcere il suo avvocato, Giancarlo Barracato al quale, dopo una nomina d’ufficio, ha conferito l’incarico di fiducia. Barreca, per cui il difensore ha chiesto una valutazione psichiatrica, ha confermato che la coppia a cui si era rivolto per scacciare il diavolo dalla moglie e dai due figli, durante il lungo rito che ha poi portato al triplice omicidio, ha fatto
diverse telefonate.

Il muratore non sa dire con chi i due complici parlassero: gli inquirenti che da settimane fanno accertamenti sui cellulari dei due stanno tentando di capire chi abbiano contattato. L’ipotesi, tutta da verificare, è che fossero in contatto con altri fanatici religiosi ai quali potrebbero aver detto cosa avveniva nella villetta di Altavilla.

Nei prossimi giorni l’indagato incontrerà in cella i consulenti della difesa, tra cui la criminologa Roberta Bruzzone, che dovranno esprimersi sulle sue condizioni mentali. »

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