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Operazione antimafia a Brancaccio, gli inquirenti: «Chiaro collegamento col delitto Romano»

Secondo la Procura c'è una forte connessione tra gli affari delle cosche e l'omicidio allo Sperone

Sparatoria allo sperone un morto e un ferito i due si sarebbero affrontati a colpi di arma da fuco tra le case popolari in via XXVII Maggio Palermo, 26 febbraio 2024 ANSA/IGOR PETYX

Poteva scatenarsi una guerra di mafia, sventata in tempo dalle forze dell'ordine. Vi è un chiaro collegamento, per gli inquirenti, tra il dinamismo criminale di Brancaccio, i suoi interessi nel mondo della droga, ma anche in quello delle scommesse clandestine e dei giochi illegali, con gli ultimi atti di violenza, in particolare il recente omicidio allo Sperone.

In tale ambito sarebbe scaturita, infatti, secondo la Dda di Palermo e la polizia di Stato, la recente vicenda che nei giorni scorsi è sfociata, con le tipiche modalità in stile mafioso, nell’omicidio di Giancarlo Romano, nonché nel grave ferimento di Alessio Salvo Caruso legato al contesto delle indagini, i cui presunti responsabili sono stati già sottoposti a provvedimento restrittivo della Direzione distrettuale antimafia.

Il blitz dunque, con l’arresto oggi di otto persone del caldissimo mandamento di Brancaccio, viene spiegato, «è una risposta immediata al recente dinamismo criminale che ha interessato il territorio di Brancaccio, anche nelle forme violente attraverso l’utilizzo di armi in strada».

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