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Il pensionato di 102 anni non dovrà attenderne altri due per avere i benefici della legge 104: Mattarella sblocca gli uffici

Ad Antonio Vaccarella di Collesano, come raccontato il 30 gennaio da Gds.it, era stato detto che occorrevano 24 mesi per esaminare la richiesta. Il figlio, ex questore, aveva scritto al presidente della Repubblica, che ha subito inviato la documentazione alla Regione e all'Inps

Antonio Vaccarella durante la festa per i suoi 102 anni

È arrivata, con non poca sorpresa, la certificazione che Antonio Vaccarella, 102 anni, residente a Collesano, attendeva dall’Inps. A tempo di record gli sono stati riconosciuti i benefici previsti dalla legge 104 (articolo 3, comma 3), nonostante solo alcuni mesi prima allo sportello dell’Asp 6 al figlio Giacinto, questore in quiescenza, fosse stata prospettata un’attesa di due anni perché il caso del papà venisse valutato dalla commissione medica. Due anni sono troppi in assoluto: quando se ne hanno 102, di anni, diventano tempi intollerabili. E invece ieri, 23 febbraio, il postino ha consegnato la raccomanda inviata dall’Istituto della previdenza sociale. Gli uffici di via Laurana, a Palermo, hanno comunicato che la pratica era stata evasa con esito positivo.

Un mese fa il Giornale di Sicilia e Gds.it avevano raccontato il caso. «Come si può fare attendere un ultracentenario altri due anni per avere riconosciuto un diritto fondamentale, dov’è lo Stato?», aveva dichiarato con amarezza Giacinto Vaccarella, che aveva anche inviato una lettera accorata al presidente della Repubblica. La risposta di Sergio Mattarella non si era fatta attendere: la segreteria generale del Quirinale aveva inoltrato tutto all’assessore regionale alla Salute e alla direzione generale dell’Inps.

Il servizio completo di Luigi Gullo sul Giornale di Sicilia in edicola

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