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Terrasini, arriva la condanna definitiva per Pietro Mulè: fu lui ad uccidere Paolo La Rosa

Il giovane deve scontare 23 anni, 6 mesi e 24 giorni per l’omicidio avvenuto nel 2020 al culmine di una rissa davanti la discoteca Millenium

Paolo La Rosa, la vittima

La Cassazione ha deciso, la condanna ora è definitiva. Pietro Alberto Mulè deve scontare 23 anni, 6 mesi e 24 giorni per l’omicidio di Paolo La Rosa, assassinato nel 2020 a Terrasini al culmine di una rissa davanti a una discoteca. In primo grado gli erano stati inflitti 16 annima le parti civili – assistite dagli avvocati Massimo Motisi e Michele Palazzolo – fecero appello. La pena divenne più pesante in virtù dell’aggravante dei motivi abietti e futili che non era stata riconosciuta in primo grado. In giudizio tra le parte civili si era costituito anche il Comune di Terrasini: «Vogliamo per Paolo un processo giusto con una giusta sentenza. Questo certamente non ci riporterà indietro il nostro giovane concittadino Paolo ma come comunità è nostro dovere perseguire quel senso di giustizia da tutti noi più volte invocato».

Fu Mulè ad accoltellare La Rosa, all’uscita della discoteca “Millenium” in piazza Titì Consiglio. Una telecamera riprese gli ultimi istanti di vita del ragazzo. Un audio su Whatsapp fu fondamentale per ricostruire i fatti: «… arrivò sto Paolo La Rosa e andò ad acchiappare subito a Filippo… gli va a dare quattro pugni in faccia a Filippo… ha uscito quel coltello picciotti, gli ha tagliato la giugulare a giro a giro, due coltellate nella pancia». Mulè era armato, una circostanza che ha dato corpo alla tesi dell’azione deliberata e non della rissa finita in dramma.

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