In alcune zone Palermo è di nuovo sommersa dalla spazzatura. Non si assiste alla grave situazione del periodo delle festività natalizie ma tornano le discariche a cielo aperto. E anche la raccolta differenziata, in pieno centro, procede a singhiozzo.
In via Goethe, a pochi passi dal palazzo di giustizia e dal Teatro Politeama, montagne di cartone e vetro hanno invaso gli angoli delle strade e fuori dai portoni rimangono i sacchetti mai raccolti dagli operatori della Rap, la società partecipata che gestisce i rifiuti in città. Mentre in via Guglielmo Marconi, ai piedi dei cestini getta carta, fanno capolino sacchi di immondizia abbandonati lì da residenti o dai cosiddetti "pendolari del sacchetto".
Cumuli anche tra le strade della Zisa: «Non si vede un operatore da circa 5 giorni - raccontano alcuni residenti - siamo nuovamente sommersi. È vergognoso». E i risultati sono sotto gli occhi di tutti: i cumuli si formano perfino ai piedi della scuola elementare Colozza in via Imera, mentre in via Albimonte i rifiuti ordinari si mescolano ai classici abbandoni. Materassi e carcasse di elettrodomestici si celano dietro ai cassonetti, ormai colmi, impedendo ai passanti di camminare e costringendoli ad attraversare la strada.
La situazione non migliora nella zona dell’ospedale Policlinico, alle spalle della Stazione Centrale, dove sacchetti e ogni tipologia di rifiuti circondano i cassonetti. In via Colomba, però, c’è chi si prende cura del proprio quartiere: il signor Francesco, ormai in pensione, da anni si occupa della strada e nei momenti di difficoltà utilizza i cartoni come barriera per contenere al meglio l’immondizia che si va accumulando, in attesa che gli operatori Rap passino a ritirarla. «Non si vedono da una settimana - racconta - io mi occupo di una piccola porzione del quartiere e ho sperimentato questo metodo. Almeno l’immondizia non si riversa per strada e sui marciapiedi».
Caricamento commenti
Commenta la notizia