Aron, il cane bruciato vivo dal suo padrone in via delle Croci a Palermo, è stato affidato alla Lav. È la stessa associazione a comunicarlo: «Lav Onlus da questo momento è l'unica a poter decidere per lui - spiegano gli animalisti -. Grazie al lavoro incessante del nostro ufficio legale non lo lasciamo solo e continueremo a portare avanti la nostra battaglia per lui e per tutti coloro che in questo momento sono in pericolo. Gli aggiornamenti vi arriveranno da noi, non vi preoccupate. La clinica è informata e siamo in costante contatto. A scanso di equivoci, data la disinformazione diffusa, sappiate che le spese veterinarie sono a carico nostro. A queste, aggiungeremo quelle legali. Grazie a tutti coloro che stanno denunciando e che ci stanno sostenendo. Come sta Aron? È fortissimo. Non ci aspettavamo che superasse la notte. Sta lottando per vivere e i medici lo stanno aiutando come possono».
Il cane, un pitbull di due anni, ha ustioni sull'ottanta per cento del corpo, ma ha superato la seconda notte in terapia intensiva, nonostante le sue condizioni siano ancora disperate. Ha un blocco renale, ma sta lottando con tutte le sue forze: medici e volontari sono al suo fianco, tutti tifano per lui e per sabato è stata anche organizzata una manifestazione che partirà proprio dal luogo in cui Aron è stato dato alle fiamme.
Il suo padrone è stato denunciato per maltrattamento di animali dalla polizia, ma continua a tornare sul posto, nell'area che ha occupato abusivamente e che un tempo fu l'ingresso di Villa Deliella, la costruzione in stile liberty abbattuta nel 1959. Oggi, venerdì 12 gennaio, è scoppiato di nuovo il caos nella zona a pochi metri dal Giardino Inglese: l'uomo avrebbe minacciato gli animalisti e i residenti ed è stato nuovamente necessario l'intervento della polizia.
Caricamento commenti
Commenta la notizia