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Palermo, dà fuoco a un cane vivo dopo averlo attaccato a un palo in via delle Croci

Passanti e residenti hanno visto l'animale avvolto dalle fiamme e hanno chiamato la polizia: si tratta di un pitbull, ora è in gravi condizioni per le ustioni riportate. L'uomo, bloccato dagli agenti, è un occupante abusivo dell'area in cui c'era Villa Deliella

Ha bruciato un cane vivo dopo averlo attaccato a un palo delle indicazioni stradali, in via delle Croci, dirimpetto alla chiesa di Santa Maria del Monserrato, a pochi metri da un ingresso del Giardino Inglese, a Palermo. L'allarme è scattato attorno alle 21.30 di ieri sera (9 gennaio), quando passanti e residenti hanno visto l'animale avvolto dalle fiamme e hanno chiamato la polizia.

Ad appiccare il fuoco sarebbe stato un uomo che dalla vigilia di Natale avrebbe occupato abusivamente lo spazio che un tempo fu l'ingresso di Villa Deliella, la costruzione in stile liberty abbattuta nel 1959 durante il cosiddetto sacco di Palermo. L'area era stata destinata successivamente a un parcheggio e un lavaggio, ma da anni è in abbandono nonostante un progetto di riqualificazione per la costruzione di un museo del liberty.

È intervenuta la polizia, che portato via l'uomo dopo che in strada si era formata una folla di persone inferocite. L'animale, un Pitbull che sarebbe regolarmente chippato, è stato preso in cura da una clinica veterinaria, ma sarebbe in gravi condizioni per le ustioni riportate. La presenza dell' uomo all'interno della struttura era sta segnalata dai residenti alla vigilia di Natale dopo che lo stesso aveva bruciato sterpaglie in piena notte. L’uomo ieri sera è stato portato in questura e nel tragitto ha danneggiato anche l’auto degli agenti.

«Si tratta di un crimine barbaro che va punito severamente- scrivono in una nota gli animalisti di Aidaa - auspichiamo che il governo prenda nota dell’escalation di crimini contro gli animali e che adegui il codice penale con pene severe e veramente proporzionate all’efferatezza di questi orrori».

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