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Il calcio, gli amici, la musica neomelodica: così il ragazzo ucciso a Palermo raccontava la sua vita sui social

Lino Celesia era molto attivo su Facebook e TikTok. Incredulità e dolore tra chi lo conosceva: «Una notizia che ci fa rabbrividire»

Sui social Rosolino Celesia era molto attivo. Il ragazzo di ventidue anni ucciso la scorsa notte a Palermo veniva da tutti chiamato «Lino» e con questo diminutivo si era anche registrato su Facebook, dove in queste ore in tantissimi gli dedicano un messaggio. Al Cep, dove il ragazzo abitava, c'è molta incredulità, così come tra tutti coloro che conoscono la famiglia e il padre, Giovanni Celesia, cantante neomelodico. «Gianni le nostre più sentite condoglienze», si legge sulla pagina social dell'uomo, dove pochi mesi fa era stato pubblicato un post dedicato proprio al figlio, nel giorno del suo compleanno.

Lino Celesia aveva un profilo Facebook con 1857 amici: ci sono le foto della sua carriera calcistica e gli scatti più rcenti insieme agli amici. Il giovane condivideva spesso anche video su TikTok: aveva 2265 follower. Qui appare ingrassato con i capelli cortissimi e con la barba molto lunga: molti i video col sottofondo di musica neomelodica. C'è anche un breve dialogo estratto dal film Scarface con Al Pacino in cui l’attore dice «tu ce le hai le palle?». Il film cult che evidentemente lo aveva colpito perché numerose frasi di Al Pacino sono inserite nei suoi post. E ancora dialoghi sovrapposti a suoi video del tipo: «Quando sei solo e sono tutti contro di te hai due strade davanti la prima è morire la seconda è uccidere». Poi altri video, anche in discoteca, dove beve con amici, e di sottofondo frasi come quella tratta dal film «Vallanzasca, gli angeli del male“: «Io non sono cattivo ho soltanto il lato oscuro un pò pronunciato».

I messaggi per Lino Celesia intanto si moltiplicano: «Sei stato un grande amico - scrive Ciccio - ti vorrò sempre bene, fai buon viaggio amico mio, e dai tanta forza al tuo papà e alla tua famiglia, condoglianze». E ancora: «Riposa in pace amico mio non ci sono parole per tutto ciò», scrive Antonino. «È inaccettabile perdere una vita, perdere il proprio figlio per colpa di delinquenti che escono di casa solo per consumare altre persone, vite e famiglie come in questo caso - lo scrive Jessica -. Lino ti conoscevo, e aver letto questa notizia mi ha rabbrividito, che il signore ti accolga tra le sue braccia, mi stringo al dolore della famiglia Celesia. Che il Signore possa darvi consolazione in questa grande perdita! Io da mamma ad oggi ho veramente proprio paura per il futuro di mia figlia».

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