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La bimba caduta dal balcone a Palermo sarà dimessa, la mamma: «Trascorreremo il Natale a casa»

L'incubo è sempre più lontano per la piccola che è stata trasferita al Bambino Gesù di Roma per la riabilitazione. Lascerà presto l'ospedale

20080720 - ROMA - CLJ - MALMENA FIGLIA A ROMA: MAMMA ALTRO PAZIENTE,BIMBA E' DA SOLA. L'entrata dell'ospedale " Bambin Gesù " dove è ricoverata la piccola bimba francese aggredita dal padre. Nessun parente è andato a trovare finora in ospedale la bambina francese di 4 anni violentemente picchiata dal padre ieri sera in piazza Venezia a Roma dove è ricoverata in coma. A confermarlo è stata anche la mamma di un altro bimbo di 6 anni ricoverato nell'ospedale pediatrico Bambino Gesù. " E' da sola - ha detto la donna - finora la madre della bimba non è venuta " . Danilo Schiavella/Ansa /DC

Il giorno tanto atteso, dopo mesi di immensa paura e ricoveri ospedalieri, è arrivato: la bambina caduta a luglio da un balcone a Palermo, sarà dimessa. Trascorrerà il Natale a casa, circondata dall'affetto di chi la aspetta a braccia aperte dopo il terribile incidente della scorsa estate. Ad annunciarlo è la mamma Evelin, che giorno dopo giorno ha aggiornato tutti sui grandi progressi che hanno man mano condotto lei e la figlia fuori dall'incubo.

La piccola, dopo i mesi di ricovero al Di Cristina di Palermo, è stata trasferita all'ospedale Bambino Gesù di Palidoro, a trenta chilometri da Roma, per essere seguita nel suo lungo percorso di riabilitazione. «Con immensa gioia, io e la mia bambina, dopo ben quasi cinque mesi di ospedali, medici, e infermieri che ringraziamo con tutto il cuore, anunciamo che abbiamo una data di dimissioni. Certamente dovremo poi ritornare, ma per il momento possiamo anche noi festeggiare a casa le feste insieme alle altre due mie bambine e tutta la famiglia. Ringraziando Dio e don Ugo Di Marzo che come sempre mi rende tutto facile e possibile, finalmente torniamo! Potrete rivedere la nostra piccola e riabbracciarla».

Nella zona di Roccella, dove Evelin abita insieme ai genitori e le sue bambine, tutti le aspettano. Dopo la paura in tantissimi hanno pregato per loro, soprattutto nei momenti più difficili, quelli dei primi giorni di ricovero in ospedale, quando la piccola era in coma farmacologico. Due settimane dopo la situazione è migliorata: la bimba si è svegliata e ha cominciato a reagire agli stimoli esterni. Dal suo lettino non ha mai smesso di lottare, fino a poter fare scongiurare il peggio. Poi il trasferimento a Roma per la riabilitazione e i progressi che hanno reso quel 28 luglio sempre più lontano. Ora la data più importante è quella in cui riabbraccerà le sue sorelline.

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