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La bambina caduta dal balcone a Palermo operata a Roma, la mamma: «Ci avviciniamo al traguardo»

La piccola si trova da settembre all'ospedale Bambino Gesù di Roma con la madre, per un lungo percorso di riabilitazione. «Non molliamo»

L'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma

Quel 28 luglio sembra sempre più lontano. Ora ci sono le cure specialistiche e i progressi quotidiani, ma soprattutto i sorrisi di una mamma e della sua bambina che guardano con ottimismo al futuro. Sono Evelin e sua figlia di quattro anni: quest'estate la piccola è precipitata dal balcone di casa, in corso dei Mille a Palermo, riportando ferite gravissime che hanno fatto temere il peggio. La bambina è rimasta in coma farmacologico per quasi quindici giorni, poi i primi segnali di miglioramento e, pian piano, quello che la stessa madre ha sempre definito «un miracolo». Un miracolo che oggi continua lontano da casa, a Roma. A settembre, infatti, la bimba è stata trasferita all'ospedale Bambino Gesù di Palidoro, a trenta chilometri dalla Capitale, per essere seguita nel suo lungo percorso di riabilitazione.

Ieri, venerdì 17 novembre, la piccola è stata sottoposta a un nuovo intervento chirurgico alla testa, durato circa quattro ore: «Grazie a Dio e ai medici è andato tutto bene», ha rassicurato la mamma che è costantemente al suo fianco e aggiorna tutti coloro che non vedono l'ora di riabbracciarle a Palermo. «Anche questa giornata è andata - prosegue Evelin - è un'altra data data da ricordare, quante ne stanno passando...la tensione l'ansia, la preoccupazione, la paura che negli ultimi mesi provo spesso. Poi c'è la tristezza, ci sono i pianti. Ma ci sono anche giorni fatti di gente nuova con un cuore immenso, di gioie e determinazione, di momenti belli in cui con ogni piccolo passo ci avviciniamo al traguardo, quello di fare stare bene la mia bambina e di riunire la mia famiglia. Quattro moschettiere, così ci siamo sempre chiamate: siamo quattro guerriere e non ci arrendiamo».

Il riferimento è alle altre sue due figlie, di nove e undici anni, che nel capoluogo siciliano aspettano la loro mamma e la sorellina, impegnate in un percorso che mira al pieno recupero fisico della bimba. La piccola, nata in Germania da genitori siciliani, il giorno dell'incidente si trovava a casa dei nonni, dove la madre si era trasferita. Quest'ultima era appena uscita per un colloquio di lavoro, la bimba avrebbe approfittato di un momento di distrazione della nonna, sporgendosi dal balcone e facendo un volo di circa cinque metri. Ricoverata all'ospedale Di Cristina, è stata sottoposta a cure ed esami costanti che hanno progressivamente fatto scongiurare il peggio. Ha cominciato a rispondere agli stimoli, dal suo lettino ha sempre lottato e fatto intuire che non si sarebbe arresa. Fino ai primi movimenti e a un giorno di fine agosto, in cui ha pronunciato la parola «mamma».

Da allora i progressi si sono fatti sempre più evidenti. La bambina adesso mangia, gioca, parla, risponde bene alla riabilitazione. Nella zona di Roccella tutti la aspettano, in tantissimi hanno pregato per lei e per la sua mamma, non perdendo la speranza nemmeno nella fase più critica del ricovero. «La mia bimba non molla - conclude Evelin - ce la possiamo fare, soprattutto con tutta questa meravigliosa gente con i cuori immensi che ci ama e ci sostiene, con le persone vicino che amo e che mi amano. Siete in tanti che ci volete bene ed io mi sento meno sola, siete la nostra forza, un grazie infinite di cuore».

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