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Rubati cavi elettrici al Policlinico di Palermo: danni a un gruppo elettrogeno, black out al reparto di Anatomia patologica

Attività interrotte. Cresce l’allarme sicurezza: vertice in questura su richiesta del commissario dell’azienda Maurizio Montalbano

Black-out all’unità operativa complessa di anatomia patologica del Policlinico universitario di Palermo a causa del furto dei cavi elettrici e del danneggiamento del gruppo elettrogeno. «L’atto criminale - spiega una nota dell’azienda - ha causato disfunzioni a diversi macchinari dell’unità operativa complessa e la temporanea sospensione di alcune attività essenziali». Cresce l’allarme sicurezza al Policlinico, ormai ogni giorno nel mirino. In mattinata, in questura, si è svolto un incontro richiesto dal commissario dell’azienda Maurizio Montalbano.

«Già in passato ho manifestato la mia preoccupazione per la frequenza di questi episodi - afferma Montalbano - anche a tutela dei pazienti e degli operatori sanitari che si trovano in una condizione di oggettivo disagio emotivo. Purtroppo, tutte le iniziative per la sicurezza adottate non sono sufficienti o comunque non adeguate. Abbiamo chiesto l’intervento delle forze di polizia - aggiunge -, le azioni delittuose ai danni del Policlinico, oltre a determinare danni all’azienda, comportano danni all’attività assistenziale».

Secondo le prime ricostruzioni, sabato scorso, intorno alle 22, l’operatore reperibile dell’ufficio tecnico del Policlinico ha segnalato al call center della ditta incaricata della manutenzione degli impianti la mancanza di energia elettrica nell’edificio 9. I tecnici intervenuti hanno riscontrato che il black-out era stato provocato da una mancanza di cavi rubati nella linea elettrica di connessione tra il gruppo elettrogeno e gli interruttori generali dell’edificio. Dopo aver verificato i danni al sistema elettrico di emergenza, gli operai hanno lavorato per ore per ripristinare l’alimentazione dell’edificio.

«I danni ai macchinari - sottolinea Ada Florena, responsabile dell’unità di anatomia patologica - hanno comportato l’interruzione delle attività. Non è stato possibile procedere alla processazione dei campioni istologici e tale ritardo si ripercuoterà sui tempi di formulazione dei referti diagnostici». Era stato già denunciato il furto di 30 metri di tubazione in rame di gas medicali, non ancora in funzione, installata sul muro dello scivolo di odontoiatria e dei tubi di scarico delle grondaie in rame di medicina legale.

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