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Mafia, il vecchio boss di Borgetto Ciccio Rappa era il trait d'union con i clan americani: il figlio vive a New York

Uscito di galera dopo tre condanne definitive, ha riassunto la propria influente posizione all’interno del clan

Ruota attorno a Francesco Rappa, detto Ciccio, storico capomafia di Borgetto condannato definitivamente per tre volte per associazione mafiosa, l’inchiesta della Dda di Palermo che oggi ha portato al fermo di sette persone, in Sicilia, per mafia ed estorsione. L’indagine, condotta dallo Sco e dall’Fbi, che ha fermato altre dieci persone negli Usa, ha confermato l’esistenza di un solido asse criminale tra i clan di Borgetto, Partinico e Torretta e i Gambino di New York.

Già a partire dagli anni Settanta, Rappa era organicamente inserito nei colossali traffici di droga di Cosa nostra tra la Sicilia e gli Usa e fu arrestato negli Stati Uniti dopo essere stato trovato con ottantuno chili di eroina nascosti nell'auto, con i quali era sbarcato dalla nave che lo aveva portato a New York. Uscito di galera dopo tre condanne, Rappa ha riassunto la propria influente posizione all’interno del clan, ricollocandosi al vertice della famiglia mafiosa di Borgetto, continuando a mantenere rapporti con esponenti mafiosi come i Gambino di New York, dove attualmente risiede il figlio, Gabriele, ritenuto dalle autorità statunitensi affiliato alla cosca mafiosa criminale di oltreoceano.

Ed è proprio grazie al figlio che Rappa ha continuato a svolgere - scrivono i pm - il ruolo di «privilegiato ed autorevole interlocutore degli affiliati del sodalizio mafioso attivo negli Usa, perpetuando, così, la sua delicatissima funzione di collegamento tra la consorteria mafiosa siciliana e quella statunitense».

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