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Il bimbo morto in una casa rurale, Petralia Soprana e Gangi in lacrime per il piccolo Leonida

«Siamo sconvolti, non ci sono parole per la tristezza che proviamo», dice il sindaco Piero Macaluso

"Siamo sconvolti, non ci sono parole per la tristezza che proviamo per quanto accaduto. Dichiareremo il lutto cittadino per la perdita di questo nostro figlio". Sono le parole del sindaco di Petralia Soprana, Piero Macaluso, dopo la notizia della morte del bambino di tre anni, avvenuta in una casa rurale di contrada San Giovanni Sgadari. Al suo messaggio si aggiunge quello del primo cittadino di Gangi, altro centro nel cuore delle Madonie del quale il padre del bambino è originario: "Il sindaco, l’amministrazione e l'intero consiglio comunale si uniscono al profondo dolore per la tragica scomparsa del piccolo Leonida Francesco Gullo. Il Comune esprime vicinanza a tutti i familiari e in particolare al papà Valerio e alla mamma Ana Maria".

Il paese è in lacrime, la comunità è ancora sotto choc per quello che è successo nell'abitazione che si trova a pochi metri da una masseria in cui i genitori del piccolo lavorano. Il piccolo si trovava a letto con la mamma, che ha notato pesanti difficoltà nella respirazione. È stato subito chiamato il 118. Le condizioni del bimbo sono precipitate durante il trasporto in ospedale, nonostante i sanitari abbiano fatto di tutto per rianimarlo.

Sul luogo della tragedia sono immediatamente partite le indagini dei carabinieri che sono coordinate dalla Procura di Termini Imerese. L'intera comunità è in lacrime. "Oggi piangiamo tutti - scrive un'amica di famiglia - ti avevo incontrato con la tua mamma poche settimane fa, bambino stupendo. Cosa è successo? Siamo increduli, sotto choc e addolorati". "Qui a Gangi è una giornata terribile. Un dolce bimbo se ne è andato, un'ingiustizia straziante. Ci stringiamo al dolore dei genitori, due grandi lavoratori, sempre disponibili".

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