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Cento euro per riparare protesi, arrestati tre sanitari dell'Asp di Palermo

Odontoiatra, odontotecnico e infermiere sono accusati di concussione. A denunciarli un'anziana paziente. Sono agli arresti domiciliari su ordine del gip

La sede dell'Asp di Palermo

I carabinieri del comando provinciale di Palermo hanno eseguito un’ordinanza di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari con contestuale sospensione dell’esercizio di pubblico servizio, emessa dal Gip di Palermo nei confronti di un odontoiatra, un odontotecnico e un infermiere indagati, in concorso, del reato di concussione.

Le indagini, condotte dai carabinieri della stazione di Palermo Mezzo Monreale, hanno consentito di acquisire gravi elementi indiziari nei confronti dei tre sanitari che, abusando della loro qualità di incaricati di pubblico servizio, avrebbero preteso da un’anziana paziente la consegna di 100 euro in contanti per l’erogazione di una prestazione che la donna avrebbe, invece, dovuto ricevere gratuitamente.

Le indagini, scattate subito dopo la denuncia presentata dalla donna, hanno permesso di recuperare le banconote che la paziente era stata costretta a corrispondere ai tre operatori sanitari per ottenere la riparazione della propria protesi dentaria.
I tre sanitari arrestati dai carabinieri sono dipendenti dell’Asp di Palermo sono in servizio in via Giuseppina Turrisi Colonna.
Sono l’odontoiatra Giuseppe Guiglia, di 53 anni, l’odontotecnico Sebastiano Lanza di 56 anni e Massimo Vito Salvatore Cumella infermiere di 51 anni.

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