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Rogo all'università di Palermo, danneggiato il campo solare del Consorzio Arca ormai in disuso

Il terreno andato in fiamme si trova alle spalle delle aule di Scienze della Formazione, all’interno dell’edificio 15, lambito dal fuoco, e di fronte ai locali che erano stati affidati al Consorzio

Danneggiato il campo solare del Consorzio Arca. Le fiamme degli ultimi giorni hanno violato anche la cittadella universitaria in viale delle Scienze a Palermo, colpendo i circa duemila metri quadrati dove sorge uno dei progetti più importanti dell’incubatore di imprese di Unipa, Arca appunto, da mesi ormai in liquidazione. Il terreno si trova alle spalle delle aule di Scienze della Formazione, all’interno dell’edificio 15, lambito ma non vittima del fuoco, e difronte ai locali che erano stati affidati al Consorzio.

Il fuoco ha divorato la vegetazione, in parte carbonizzata, e ha colpito anche il progetto che era stato interamente finanziato dall'Unione europea: l’università cittadina era stata scelta insieme a Egitto, Cipro e Grecia per ospitare un vero e proprio laboratorio solare, per un investimento pari a quasi 5 milioni di euro, dove l’energia del Sole veniva convertita riuscendo a rispondere alle esigenze di piccole comunità locali. I quattro impianti avrebbero dovuto soddisfare il fabbisogno energetico di ventimila utenti di 20 comunità del Mediterraneo, per una potenza complessiva di 400kw.

Un progetto che aveva portato Palermo, nel 2016, ad assumere il ruolo di padrona di casa per il festival di energia solare, che in questo laboratorio a cielo aperto portò oltre 2000 visitatori in città. Il destino di Arca, adesso, è noto ai più: l’Ateneo cerca un acquirente - ci sono delle trattative ma nulla di definito - e così anche l’impianto ha seguito il destino del consorzio divenendo inutilizzato. E proprio l’incuria ha teso una mano al fuoco divampato all’interno di viale delle Scienze. I roghi hanno infatti trovato nelle erbacce il giusto conduttore, permettendo alle fiamme di avanzare prima di essere circoscritte dall’intervento dei vigili del fuoco. Dall’ateneo hanno fatto sapere che i danni sono minimi e che l’installazione era comunque da diversi anni in disuso.

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