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Lo stupro di gruppo a Palermo, respinta la richiesta di scarcerazione di Maronia

Udienza con colpo di scena al tribunale del Riesame: l’avvocato Alessandro Musso ha rinunciato al mandato perché “è venuto meno il rapporto di fiducia”

Respinta dal tribunale del Riesame di Palermo la richiesta della difesa per la scarcerazione di Christian Maronia, uno dei sette ragazzi arrestati per lo stupro di gruppo della diciannovenne al Foro Italico.

L’udienza stamane si era aperta  con un piccolo colpo di scena: l’avvocato Alessandro Musso (nel video di Umberto Lucentini) ha rinunciato al mandato perché “è venuto meno il rapporto di fiducia” con il suo assistito.

Musso ha infatti appreso poco prima dell’udienza che la famiglia di Maronia aveva appena nominato un altro difensore - che però si è riservato di accettare la nomina-. E così Musso ha fatto un passo indietro. Il Riesame ha quindi ascoltato le ragioni della difesa di Maronia esposte in aula dall’avvocato di uno dei sette ragazzi arrestati per garantire la presenza di un legale. La difesa di Maronia aveva chiesto oltre alla scarcerazione la possibilità di ottenere una misura cautelare alternativa al carcere.

Non è la prima volta che Maronia cambia legale. Il primo contattato dai familiari dell’indagato, in carcere dai primi di agosto, ha dato forfait praticamente subito.

Oggi il ragazzo non era presente in aula, mentre, comparso davanti al gip per l’interrogatorio di garanzia, in lacrime si era difeso sostenendo che la vittima fosse consenziente.

Sono state respinte, nelle scorse settimane, anche le istanze di revoca della misura cautelare presentate da tre coindagati: Angelo Flores, Gabriele Di Trapani e Christian Barone ed è tornato in cella a pochi giorni dalla revoca della misura da parte del gip l’unico minorenne accusato dello stupro. Appena lasciato il carcere ha pubbicato una serie di post in cui si vantava di quanto aveva fatto: una condotta che ha spinto il magistrato a riarrestarlo.

Il Riesame, infine, discuterà agli inizi di settembre le richieste di scarcerazione degli ultimi due accusati: Samuele La Grassa ed Elio Arnao.

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