Si vede del fumo sul versante di Monte Pellegrino che è andato in fiamme la notte di Ferragosto. L’elicottero della forestale sta eseguendo dei lanci di bonifica per evitare che in alcune zone possa esserci ancora qualche piccolo focolaio. Ci sono anche squadre dei forestali che stanno eseguendo dei lavori di bonifica. Impegnati al momento, oltre all'elicottero, due pattuglie del corpo forestale, due squadre di operai della forestale e un'autobotte. Il loro operato serve a tenere l'incendio circoscritto, evitare che eventuali focolai possano coinvolgere altre zone.
Il fumo che si vede uscire dalla montagna in queste ore è provocato dai lanci dell’elicottero. «Non ci sono incendi in corso - dice Giovanni Provinzano, direttore della riserva di Monte Pellegrino e Favorita -. È l’effetto dell’azione di bonifica che si sta eseguendo sulla montagna. Al momento tutto sta procedendo secondo i piani. In questi giorni i controlli sono stati costanti e continueranno anche in questi che si preannunciano caldi».
L'incendio che è divampato lunedì notte ha bruciato 25 ettari di montagna: una stima per ora indicativa. Ha colpito una zona che era già stata distrutta nel corso dell'incendio del 2016. Non ha fatto gravi danni alla vegetazione, che in molti punti era ancora secca. Il Castello Utveggio non è stato raggiunto dalle fiamme.
Nel corso di una riunione in prefettura, scrive l'agenzia Ansa, era stato chiesto al Comune di Palermo di eseguire una pulizia delle aree dove era stata notata la presenza di arbusti, cespugli ed erba secca che poteva rappresentare un naturale combustile in caso di incendi. «Serve un’ampia falciatura di diverse aree su Monte Pellegrino - è stato detto durante l’incontro -. Abbiamo chiesto interventi puntuali». L'inchiesta punta a identificare da chi possa essere partito l'incendio. Potrebbe trattarsi di un fuoco partito da una festa ferragostana.
La foto è di Luigi Mura
Persone:
Caricamento commenti
Commenta la notizia