Ancora fiamme su Monte Pellegrino, a Palermo. L'incendio è divampato intorno alle 10 di questa mattina (18 agosto) nella stessa zona in cui era scoppiato il rogo la notte di ferragosto, minacciando anche Castello Utveggio.
Il pronto intervento degli uomini della forestale, la cui sede si trova vicino al punto dal quale sono divampate le fiamme, e dei volontari della protezione civile ha fatto sì che nel giro di 45 minuti tutto tornasse nuovamente alla normalità. In volo a supporto delle operazioni anche un canadair dato il punto impervio: i vigili del fuoco stanno lavorando per togliere un tronco di un albero vicino ad uno dei «resti», così sono stati definiti dalla forestale i punti in cui la montagna ancora fuma.
Un’operazione di routine che rientra nell’opera di prevenzione che si sta portando avanti per evitare che, dato il caldo e il vento che a tratti soffia a quelle altezze, possano nascere nuovi roghi.
Nel frattempo, vanno avanti gli accertamenti per capire se l’incendio scaturito nei giorni scorsi sia stato effettivamente provocato da alcuni razzi sparati in un eccesso per i festeggiamenti del ferragosto o di matrice dolosa.
A questa indagine, se ne aggiunge una seconda: l’altro ieri, infatti, gli operai del corpo forestale della Regione Siciliana hanno scoperto e rimosso una catasta di rami secchi e sterpaglie, potenzialmente in grado di essere accesi, lungo la strada che sale verso il santuario dal versante di Mondello (via Monte Ercta) e sul lato dell’Addaura.
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