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Monte Pellegrino, ipotesi razzo: in un video il momento in cui parte l'incendio

Sui social c'è chi scrive di aver visto passare una striscia luminosa proveniente dal mare intorno a mezzanotte. Subito dopo il rogo

Potrebbe essere stato un razzo, uno di quelli usati sulle barche per le emergenze, a causare l'incendio di stanotte sul promontorio Monte Pellegrino di Palermo. Il condizionale è d'obbligo fino a quando non verranno ultimate le indagini, ma il sospetto è che si sia trattato di un gioco finito male. Ipotesi avvalorata dal video allegato a questo articolo. "Alle 23.57 ho chiamato il 115 - scrive una donna su facebook, commentando le foto del rogo -. Passando da via Rabin in macchina abbiamo visto lanciare un razzo di quelli marittimi e subito dopo è partito l'incendio". Anche l'orario lascia pochi dubbi. A mezzanotte si festeggiava l'inizio del Ferragosto e non è escluso che un'imbarcazione abbia usato un razzo per simulare un fuoco d'artificio. Le condizioni climatiche, tra l'altro, non agevolavano lo scoppio di incendi. Stanotte a Palermo c'erano 26 gradi e non tirava forte vento. Altre fonti avvalorano la tesi del razzo. Intorno a mezzanotte una striscia di fuoco proveniente dal mare sarebbe passata proprio sopra il comando falde della Forestale. Non è escluso che la scia luminosa vista possa essere un fuoco d'artificio.

Il direttore della Riserva di Monte Pellegrino, Giovanni Provinzano, ha il sospetto che il razzo, o altro, non sia partito da una barca ma da terra. «L'incendio che è divampato su Monte Pellegrino potrebbe essere stato innescato da un razzo, o gioco d’artificio, sparato da via Bonanno verso la parete rocciosa - dichiara il direttore -. È questa l’ipotesi più probabile sull'innesco delle fiamme che tanti danni hanno provocato. Mi sembra difficile che sia stato un errore. Qualcuno voleva provocare danni - continua - che potevano bloccare i cantieri di rimboschimento avviati dopo la devastazione dell’incendio del 16 giugno 2016. Tanti ci hanno aiutato ad evitare che le fiamme potessero distruggere quanto si sta facendo per preservare la riserva - aggiunge - vigili del fuoco, forestale, protezione civile comunale, Comune, città metropolitana e tanti tanti volontari. Nonostante la vigilia di festa in tanti si sono radunati e hanno lavorato senza sosta. Adesso il fuoco è spento e stiamo facendo la conta dei danni. Stiamo cercando di evitare
che qualcuno possa cercare di aggirare l’ordinanza del Comune e organizzare falò e grigliate a Monte Pellegrino. I ranger sono dislocati lungo la via Bonanno per dissuadere chi è arrivato non appena è stata aperta la strada con tavolini e griglie».

Che l'incendio sia stato provocato da qualcuno sembra esserne convinto anche l'assessore al Verde del Comune di Palermo che però non si sbilancia in attesa delle indagini. Ci tiene però a sottolineare il grande lavoro svolto da tutte le maestranze nella notte di Ferragosto: "Grazie all'impegno collegiale e alla prontezza di tutti (vigili del fuoco, del settore verde urbano, della Reset, dei Rangers, della protezione civile della città metropolitana e di Amap) siamo riusciti a scongiurare un incendio sul costone roccioso, lato via Bonanno, nei pressi della scala vecchia, che ha bruciato sterpaglie e alberi secchi - dichiara l'assessore -. Anche stanotte la macchina comunale ha funzionato benissimo. L'azione di prevenzione fatta finora su Monte Pellegrino è importante. Sull'altro versante stiamo tra l'altro riforestando 180 ettari, che riporterà in vita i sentieri ciclopedonali, lì dove qualche anno fa scoppiò un incendio a causa di fuochi d'artificio partiti dalla zona di viale del Fante. L'impegno dell'amministrazione comunale c'è - conclude Mineo - ma serve l'aiuto dei cittadini, altrimenti tutto viene vanificato. Monte Pellegrino e la Real tenuta La Favorita vanno preservati e anche i palermitani devono fare la loro parte".

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