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«Io, assalita da due banditi. Bisogna punire chi li ha mandati»: parla l'anziana rapinata a Termini

«Non mi importa del denaro rubato, ma per chi mi vuole male ci penserà Dio», dice Pina Cipolla, di 89 anni

Una rapina violenta e la paura in casa, il furto di contanti. A Termini Imerese, nel cuore del centro storico della città, in via Ospedale Civico, una donna di 89 anni è stata imbavagliata e rapinata dei risparmi di una vita. I due malviventi hanno lasciato l’anziana in bagno imbavagliata: a salvarla la vicina di casa, che ha sentito le urla di paura e di dolore. Hanno aperto la porta di casa, al civico 43, della signorina Pina Cipolla, 89 anni compiuti il 21 gennaio scorso in pieno giorno, alle 12,20 di giovedì.

I due ladri a volto scoperto non hanno avuto alcuna pietà davanti all’anziana donna spaventata, ma che ha lottato con tutte le sue forze per svincolarsi dalla morsa di uno dei due che la cingeva forte da dietro e urlava. L’altro l’ha imbavagliata, utilizzando un grosso nastro adesivo che le ha procurato dolore e tanta paura di soffocare e, dopo aver chiesto dove era la chiave della cassaforte, l’hanno rapinata di circa 60 mila euro contanti. Il denaro di una vita di sacrifici di Pina, una donna benvoluta e conosciuta nella zona storica della città. Sul posto dopo l’allarme lanciato dai vicini di casa sono arrivati i carabinieri della sezione operativa di Termini Imerese e i sanitari del 118. La signora Pina, condotta dai sanitari al Salvatore Cimino, è stata controllata e dimessa dopo qualche ora con un una prognosi di cinque giorni. Sulla vicenda stanno indagano i militari e già hanno acquisito le immagini dei sistemi di videosorveglianza della zona. L’obiettivo è quello di assicurata al più presto i ladri alla giustizia per la cruenta rapina ai danni di una anziana indifesa. L’episodio ha creato un grave allarme sociale e la gente del luogo mostra evidenti i segni della paura.

«Erano le 12 e 20, quando mi stavo preparando per andare a casa di mia nipote Lucia, che vive a pochi passi da casa mia e dalla quale mi reco ogni giorno per il pranzo - racconta Pina Cipolla -. Mia nipote mi vuole bene e mi è molto vicina. Uscivo fuori da un brutto periodo per la morte di mia sorella. Questo è stato un altro duro colpo. Ero in bagno, quando ho sentito aprire la porta e i due malviventi mi hanno presa e bloccata. Mi hanno tappato la bocca con un nastro adesivo grigio. Ho lottato e ho tentato di liberarmi non riuscivo a respirare e urlavo. Hanno chiuso tutte le imposte e urlavano che volevano i soldi, i miei soldi. Poi hanno trovato le chiavi, della cassaforte, che avevo in borsa. Hanno preso tutti i miei soldi che avevo conservato in cassaforte. Mi hanno chiuso in bagno e hanno portato via soldi e chiavi. Ho allentato con le mani il nastro e ho urlato aiuto dalla finestra del bagno. I vicini di casa sono venuti e mi hanno calmato e chiamato i soccorsi. In ospedale mi hanno trovato i valori della pressione sanguigna alti, è stata la paura. Sul viso, tumefatto, devo mettere una pomata per alcuni giorni. Sono addolorata, ma la fortuna è quella di essere rimasta viva. Ho temuto di morire, ma ho reagito in maniera forte non ho mollato mai. Adesso confido nei carabinieri, sono certa che li prenderanno presto». La signora si augura che «la giustizia punisca chi ha mandato i rapinatori qui» e spiega che non le importa del denaro portato via.

Tra i primi a prestare soccorso a Pina, una vicina di casa che sentendo le urla ha aperto la porta e soccorso l’anziana in evidente stato di confusione e di paura: «Ho notato - racconta - due ragazzi strani che si aggiravano nella zona, ma non potevo immaginare una cosa del genere, l’ho vista solo nei film. Una brutta scena, la signora era imbavagliata è chiusa in uno sgabuzzino, urlava e chiedeva aiuto. Siamo addolorati per quanto è successo e abbiamo paura».

Nel video le dichiarazioni rilasciate dal Pina Cipolla a Fabio Lo Bono sulle immagini della strada e della casa della signora

 

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