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Palermo, controlli al Borgo Vecchio: scoperto con chiavi adulterate e storditore elettrico

In quattro esercizi commerciali del quartiere rilevata la presenza di sette lavoratori in nero: scattano le multe

La polizia al Borgo Vecchio in una foto d'archivio

Proseguono i servizi straordinari di controllo del territorio della polizia all’interno di quartieri di Palermo con particolari criticità, nell’ambito del protocollo di sicurezza denominato «Alto Impatto», disposti dal questore Leopoldo Laricchia.

Le operazioni hanno riguardato ancora una volta in questo fine settimana, il quartiere Borgo Vecchio, dove i poliziotti dei commissariati Oreto Stazione e Zisa, coadiuvati da altri reparti della polizia e dal personale della guardia di finanza e della polizia municipale, hanno effettuato posti di controllo, perquisizioni, riscontri domiciliari su pregiudicati, servizi antidroga, controlli e verifiche amministrative sugli esercizi commerciali.

Nel corso dei numerosi posti di controllo, i poliziotti hanno fermato una persona a piedi in via Ettore Ximenes, trovata in possesso di chiavi adulterate; il controllo è stato esteso alla sua abitazione dove, nel corso di una perquisizione domiciliare, è stato trovato nel soggiorno uno storditore elettrico, per il quale è stato indagato in stato di libertà. L’uomo è stato inoltre deferito all’autorità giudiziaria per furto di energia elettrica, in quanto, nel corso della perquisizione, è stato accertato che l’immobile era allacciato abusivamente alla rete pubblica.

I controlli hanno riguardato anche il fenomeno del lavoro sommerso: in 4 esercizi commerciali del quartiere è stata rilevata la presenza di sette lavoratori in nero per cui sono state elevate sanzioni amministrative. Complessivamente, a conclusione dei servizi sono state identificate 377 persone, 200 i veicoli controllati, 25 le sanzioni al codice della strada e 6 sequestri amministrativi.

Nei giorni scorsi un agente della polizia è stato aggredito e malmenato da decine di persone al Borgo Vecchio. Da allora i controlli sono stati massicci e continui. La questura precisa in una nota che le varie componenti impiegate nel servizio, secondo le loro specificità, hanno lavorato in sinergia, in ottica di sicurezza integrata, per contrastare inadempienze che sfociano nell’illegalità.

 

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