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A Ballaró si spacciava anche il suboxone: ecco cos'è e perché può essere pericoloso

All'interno di quella che gli investigatori definiscono una "piccola Amsterdam" ci si drogava alla luce del sole. A Ballaró la zona dello spaccio era tra via Nunzio Nasi, piazzetta Lucrezia Brunaccini e via Mongitore. La compagnia dei carabinieri di Palermo piazza Verdi, che ha eseguito i venticinque provvedimenti cautelari e che ha sgominato l'organizzazione criminale, tra le sostanze stupefacenti rinvenute, oltre al crack, alla cocaina, all'hashish e alla marijuana, ha trovato parecchie compresse di suboxone. Non si tratta di una vera e propria droga ma un medicinale che andrebbe usato per la disintossicazione da oppiacei. Ma, come spiega a gds.it il presidente dell'ordine dei farmacisti siciliano Mario Bilardo, c'è chi lo usa come sostanza stupafacente.

"Il subuxone è un medicinale i cui componenti sono buprenorfina e nalxone (il primo è un oppioide, infatti ha attività molto simile alla morfina; il secondo è indicato da Aifa come antidoto nel trattamento delle intossicazioni dagli oppiacei) - spiega il dottore Bilardo -. Deve essere utilizzato come trattamento sostitutivo per la dipendenza da oppioidi, nell’ambito di un trattamento medico, da parte di medici specialistici del Sert, per scoraggiare i sintomi di astinenza, secondo protocolli internazionali, scalari, nei tossicodipendenti che abbiano intrapreso un percorso di dissuefazione dall’uso degli stupefacenti".

Ma l'uso smodato è un rischio per la salute. "Se usato fuori da questi schemi - prosegue il farmacista - può diventare sostanza per drogarsi, perché dà dipendenza e può dare sintomi di overdose. L’abuso può provocare grave insufficienza respiratoria, perfino la morte, ma anche gravi danni epatici e più facile esposizione ad infezioni virali. L’abuso contemporaneo di alcolici potenzia tutti gli effetti, diventando facilmente un cocktail  a volte mortale. La vendita eventuale in farmacia - conclude Bilardo - necessita di una ricetta particolare e del documento di chi lo acquista. E viene singolarmente registrata. È da ritenere che quanto sequestrato provenga da mercati illegali".

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