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Palermo, la legionella resta in hotel: Politeama ancora chiuso

L'hotel Politeama è stato chiuso per la presenza di Legionella

Nelle tubature dell’hotel Politeama si annida ancora la legionella: la struttura ricettiva dovrà rimanere chiusa fino a quando la bonifica non eliminerà del tutto il batterio, che si sta dimostrando molto resistente ai trattamenti per la sanificazione.

Dall’Asp fanno sapere che «le analisi dei campionamenti si sono concluse: l'esito verrà notificato agli interessati e alle autorità competenti», ma i test effettuati in laboratorio avrebbero confermato la presenza di valori oltre la soglia, che impedirebbero la ripresa dell’attività alberghiera. Sarebbero queste le indicazioni, formulate dagli operatori dell’azienda sanitaria, inviate agli uffici comunali coinvolti nella gestione del caso, di cui aveva parlato in anteprima il Giornale di Sicilia: dovrebbe essere emessa una nuova ordinanza - la prima era stata firmata dal sindaco Roberto Lagalla e dall’assessore all’Igiene, Rosi Pennino - a tutela della salute pubblica, per prorogare lo stop, in attesa che la legionella venga completamente debellata.

La malattia si diffonde per via aerea, tramite gli impianti di climatizzazione, ma anche attraverso le tubature e le autoclavi dei palazzi la cui manutenzione e pulizia lasciano a desiderare. Spesso l’infezione si presenta come una forte influenza e si risolve in poco tempo, mentre quando si sviluppa la polmonite, se non curata adeguatamente con gli antibiotici giusti, può degenerare in maniera anche grave. Come purtroppo è accaduto a Ciro Cozzolino, un ingegnere in pensione di 76 anni, originario di Fano, nelle Marche, che aveva soggiornato all’hotel Politeama dal 24 al 29 agosto, durante una vacanza in Sicilia: l’uomo è morto nonostante le cure dei medici dell’ospedale Maggiore di Bologna, mentre la moglie, che si era pure ammalata, è guarita.
A gennaio la legionella fu trovata alla piscina comunale: ci era voluto un mese affinché l’impianto di viale del Fante si liberasse dal bacillo «gram negativo», mentre Villa Niscemi è off limits dal 10 dicembre dell’anno scorso. Entro quest’anno. dopo gli ultimi lavori all’impianto idrico, l’edificio potrebbe di nuovo essere disponibile: l’indesiderato ospite era stato individuato dopo il ricovero di un dipendente in ospedale per problemi respiratori. Esami che avevano appurato che il paziente era affetto proprio da legionellosi ed è a questo punto che era scattato il piano di contenimento con il trasferimento del personale.

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