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La Guadagna piange per la morte di Giorgio Comito: era stato il padre a soccorrerlo

Giorgio Comito

Ancora pochi metri e sarebbe arrivato a casa, pronto a godersi il sabato sera con gli amici. Il ventenne palermitano Giorgio Comito era appena uscito dal barbiere e stava rientrando alla Guadagna, quando ha sbandato con la moto ed è finito contro un palo dell'illuminazione. Un impatto che gli è stato fatale poche ore dopo, quando i medici della terapia intensiva dell'ospedale Civico hanno allargato le braccia e dato la triste notizia ai genitori.

Il padre Rosario è un volontario della confraternita della Misericordia di Piana degli Albanesi ed è stato proprio lui, sembra, a scendere per primo in strada dopo avere sentito lo schianto e ad accorgersi di quello che era successo: sull’asfalto, questa volta, ha dovuto soccorrere il figlio. Una coincidenza tragica per un uomo abituato proprio ad aiutare gli altri sulle ambulanze del 118, così come sosteneva i disabili e gli anziani. Un uomo dal cuore grande che dovrà sopportare il dolore per la perdita del figlio.

Giorgio aveva finito gli studi ed al momento non aveva una occupazione «né una ragazza fissa», cerca di sorridere qualcuno. Aveva una sorella e un fratello più piccolo, la mamma fa la casalinga. «Il padre è uno tra i nostri più instancabili volontari - ricorda Vito Petrotta, presidente della confraternita -. Sempre pronto ad aiutare chi ha bisogno, dagli anziani ai disabili. Oltre che essere impegnato sulle nostre ambulanze. Ma viene spesso chiamato a cantare ai matrimoni o in caso di eventi, perché ha una bellissima voce». Oggi quella voce è ammutolita dallo strazio e dalla disperazione.

Giorgio Comito è rimasto per tutto il giorno nella camera mortuaria dell’ospedale Civico, dove è arrivato nel tardo pomeriggio di sabato in condizioni gravissime dopo l’impatto contro un palo dell’illuminazione mentre guidava il suo scooter Honda Sh. Trasportato in ospedale da un'ambulanza del 118, è arrivato in arresto cardiocircolatorio, poi il trasferimento nel reparto di Prima rianimazione. Ma le sue condizioni si sono aggravate e per lui non c'è stato nulla da fare.

Sgomento sui social. «Dolore....tanto dolore. Giorgio, poche ore fa ci hai lasciati, non avrei mai pensato che tu diventassi un angelo così presto», scrive Agata Picone. Anche l'organizzazione Misericordia Piana Degli Albanesi si è unità al dolore dei familiari sui social: «Purtroppo non è un bel giorno, il giovane Giorgio, figlio del nostro confratello Rosario ci ha lasciati. Che il Signore possa accoglierlo tra le sue braccia e portare conforto ai suoi congiunti».

I genitori lo hanno vegliato, assieme all’esercito di volontari ed amici accorsi a consolarli. Una famiglia profondamente legata e solidale verso il prossimo, amata e rispettata da tutti. Del resto, anche il ritratto di Giorgio fatto nei ricordi degli amici e dei fedeli della parrocchia dei Fornai parla di un ragazzo «con il sorriso sempre stampato sulla faccia, allegro, gioviale, disponibile».
Commozione che non fuga i dubbi sulla dinamica dell’incidente, ancora tutta da chiarire. Cosa lo ha fatto sbandare? Un malore, la velocità o un ostacolo, magari disseminato sul quel tratto di via Villagrazia sconnesso e resto pericoloso da buche e avvallamenti. Saranno i rilievi della polizia municipale a stabilire cosa è realmente successo.

«Lì è facile perdere il controllo», sussurra un amico. Intanto Giorgio ha perso la vita, come tanti altri giovanissimi vittime di incidenti negli ultimi anni. I funerali si svolgeranno oggi nella chiesa di San Giovanni Capasso, in via dei Benedettini.

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