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Truffe sugli spettacoli pubblici a Palermo: rimessi in libertà ex consigliere comunale e cantante

Giulio Cusumano

Il tribunale del Riesame ha accolto il ricorso e rimesso in libertà l’ex consigliere comunale Giulio Cusumano e il cantante Alessio Scarlata accusati di truffa ai danni dello Stato e falso in atto pubblico. I due indagati, difesi dagli avvocati Laura La Mattina e Francesco Greco, e Salvina Mastrandrea, lasciano i domiciliari. Scarlata è tornato libero, mentre per Cusumano il riesame ha disposto il divieto di dimora a Palermo.

I due sono coinvolti nell’inchiesta relativa a una presunta cattiva gestione di finanziamenti per l’organizzazione di alcuni spettacoli. Gli indagati sono in tutto 15: la Procura ipotizza anche l’esistenza di un giro di fatture per operazioni inesistenti o gonfiate. Tra gli eventi sotto inchiesta anche una serie di manifestazioni in occasione di «Palermo città della cultura 2018». L’indagine della Squadra Mobile di Palermo - Sezione «Anticorruzione», coordinata dalla Procura della Repubblica, è partita dopo la denuncia di un funzionario del Comune che avrebbe raccontato di aver subito «pressioni e intimidazioni» da parte dei due per favorire associazioni culturali «amiche» che operano nel mondo teatrale palermitano. Secondo l’indagine Cusumano avrebbe fatto pressioni nelle procedure amministrative del Suap per favorire cocchieri, tassisti e autisti di motocarrozzette.

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