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Carlotta e lo schianto contro un muro all'alba di domenica: dopo 7 giorni stessa tragedia a Villabate

L'incidente mortale di Villabate in cui è morto Salvatore Scirè e quello di Palermo dove ha perso la vita Carlotta Rosano

Le prime luci dell'alba di domenica e poi lo schianto nel silenzio della mattina, quando le strade sono ancora vuote. Il contesto e la dinamica dell'incidente che è costato la vita a Salvatore Scirè, 39 anni, sono simili a quelli di sette giorni fa in viale del Fante a Palermo quando a morire è stata la diciottenne Carlotta Rosano, mentre i tre feriti che viaggiavano con lei sono stati subito dimessi.

Come è successo a Villabate, anche per la ragazza palermitana, deceduta domenica 27 febbraio, sarebbe stato fatale l'impatto dell'auto su cui viaggiava contro un muro. Nel caso di Scirè, per la verità, la sua Golf avrebbe impattato prima contro le auto in sosta per poi finire la sua corsa contro il muro di un negozio. Resta però la similitudine dei due incidenti, anche per l'ora e il giorno, tra le 6,30 e le 7,30 del mattino di domenica, nel pieno del weekend.

Carlotta stava per tornare a casa, dove però non è mai arrivata. La Fiat 600 grigia che guidava una sua amica di 22 anni si è schiantata contro un muro di viale del Fante. Le indagini del personale dell’infortunistica della polizia municipale hanno escluso che l'auto a abbia toccato altri veicoli prima dell'impatto, dunque si sarebbe trattato di un incidente autonomo, come è apparso sin dall'inizio. E al momento non risulta che altri mezzi siano stati coinvolti.

Carlotta abitava nel quartiere di San Lorenzo e da tre anni frequentava il corso di operatore del benessere, indirizzo acconciatore, all’Euroform di Pallavicino. Fare la parrucchiera era la sua aspirazione. Aveva concluso gli esami scritti e a breve avrebbe dovuto affrontare la pratica per ottenere il diploma.

L’istituto l’ha ricordata con profondo affetto, con striscioni e cartelloni. E ai funerali che si sono tenuti mercoledì 2 marzo nella chiesa di San Vincenzo a San Lorenzo, anche il parroco ha ricordato quanto Carlotta fosse una ragazza piena di vita.

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