Un furto studiato nei minimi dettagli che portò un bottino consistente: 100.000 euro in contanti nonché gioielli e orologi di pregio del valore di circa 60.000 euro.
Un colpo, ai danni di un'abitazione nel centro storico di Carini, i cui responsabili sono stati individuati dai carabinieri dopo un'indagine che andava avanti dal dicembre 2020, data del furto.
Sono nove gli indagati: 4 sono finiti in carcere, per due previsto l’obbligo di firma e per altri 3 l’obbligo di dimora. Le accuse sono di estorsione, furto aggravato, riciclaggio e favoreggiamento. Nel dettaglio il gip Elisabetta Stampacchia ha disposto gli arresti per Salvatore Abbate, 25 anni, di Carini; Daniele Bergamino, 31 anni, di Carini; Marco Domenico Damiata, 33 anni, di Montelepre; Massimiliano Razzanelli, 47 anni, di Carini. Obbligo di dimora a Carini e l'obbligo di non allontanarsi da casa dalle 20 alle 7 per Eleonora Abbate, 26 anni; Giuseppa Bruno, 23 anni; Manuele Lo Piccolo, 30 anni; Marianna Razzanelli, 24 anni. Obbligo di presentazione alla pg per Caterina Catania, 47 anni di Carini.
L’indagine, coordinata dalla procura della Repubblica di Palermo, contesta agli indagati l'estorsione nei confronti di familiari, minacciati perché in possesso di elementi utili agli investigatori per il recupero della refurtiva.
Inoltre ad alcuni degli indagati sarebbero da addebitare altri furti in abitazione commessi, nel tempo, a Carini, Montelepre e Palermo ed è probabile, secondo chi indaga, che la banda stesse progettando future rapine, con l’utilizzo di armi, su obiettivi di valore economico consistente.
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