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Palermo, cestini e viali stracolmi di rifiuti al cimitero dei Rotoli

Toni Sala

Intere sezioni del cimitero di Santa Maria dei Rotoli, a Palermo, con viali e cestini stracolmi di rifiuti. Fiori secchi, carta, cellophane e altri rifiuti che straboccano dai contenitori e finiscono nei viali del camposanto e peggio ancora tra le sepolture gentilizie. Non basta l’emergenza bare nel cimitero, che si trova tra le borgate dell’Arenella e quella di Vergine Maria, adesso anche l’immondizia non ritirata. E’ l’immagine con cui questa mattina il luogo si presentava ai parenti in visita ai loro defunti. Diverse le sezioni interessate; tra queste la 363, la 371, la 374, la 379, la 159.

I parenti dei defunti: "Situazione mortificante"

«E’ incredibile che anche nel periodo delle festività di Natale, il cimitero più grande di Palermo possa ricevere in queste condizioni - dice uno dei tanti parenti che in mattinata ha fatto visita ai propri defunti -. In tanti tornano anche da altre città per le feste di Natale, ma che immagine lasciamo a queste persone che vengono a rendere un saluto ai propri cari. E’ mortificante per tutti». E sempre in tema di cimiteri si è tenuto un incontro fra l’assessore comunale delegato Toni Sala e i rappresentanti dei lavoratori che svolgono servizio negli uffici dei servizi cimiteriali, a Palazzo Barone, che nei giorni scorsi è stato interessato da un’ordinanza di sgombero per motivi di sicurezza, e i rappresentanti delle imprese funebri.

L'assessore Sala: "Soluzioni in tempi brevi"

«L’impegno dell’amministrazione comunale - dice Sala - è quello di trovare soluzioni alternative in tempi brevissimi, riducendo al minimo i disagi per gli utenti e i dipendenti. Stiamo valutando alcune ipotesi e individuato alcuni ambienti a Palazzo Gulì, dove si potrà trasferire il servizio di prevenzione. Per quanto riguarda gli uffici cimiteriali, d’intesa con il vicesindaco, sono stati effettuati sopralluoghi nei locali di piazza Giulio Cesare. Siamo consci della necessità di fare in fretta, ma anche dell’esigenza di un trasferimento programmato e pianificato nell’interesse della città», conclude.

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