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Palermo: stop alla settimana corta all'Istituto Vittorio Emanuele III, protestano alunni e genitori

Stop alla settimana corta all'Istituto Tecnico Industriale Vittorio Emanuele III di Palermo. È quanto ha deciso il dirigente scolastico, Carmelo Ciringione, che giovedì scorso ha emanato una circolare in cui viene comunicato che da lunedì prossimo, 22 novembre, la settimana scolastica contemplerà anche il sabato.

Lo scorso 8 ottobre il collegio dei docenti aveva deliberato l’organizzazione didattica in cinque giorni settimanali e il 18 ottobre la decisione era stata deliberata anche dal consiglio di istituto. Da novembre, dunque, i ragazzi dell'Istituto di via Duca della Verdura sono andati a scuola fino al venerdì. Adesso arriva la doccia fredda per molti di loro e per i genitori che hanno protestato sui social ed in particolar modo sul gruppo della scuola.

"È davvero inaudito... Tornare indietro ad una decisione presa e già collaudata... Dopo settimane di valutazioni", dice una mamma, "Stanno solo facendo danno agli studenti", continua un'altra. C'è chi si rammarica dopo tutto l'impegno profuso per arrivare alla settimana corta: "È incomprensibile una decisione del genere dopo tutto il tempo impegnato per attuarla" e c'è chi invita gli studenti ad alzare la voce: "È assurdo veramente.... A questo punto i ragazzi dovrebbero ribellarsi". C'è chi chiede le ragioni di questo dietrofront e chi si augura sia uno scherzo.

"Ma quale è la motivazione?", chiedono in tanti. Il perchè della nuova decisione trapela dalla delibera firmata dal dirigente scolastico ed in particolare nella premessa "Considerato che il PTOF con la modifica inerente la settimana didattica articolata in cinque giorni è stata modificata nel mese di ottobre 2021, così come previsto per gli aggiornamenti del documento; Considerato che da oggetto della determina del PTOF emanata a seguito delle delibere collegiali citate – Determina prot. n. 023317 del 30 ottobre 2021 è stato emanato provvedimento di modifica del PTOF; Considerata la nota circolare n. 75 del ottobre 2021, prot. n. 22847, con la quale si avvia dal mese di novembre 2021 l’attività didattica organizzata in cinque giorni; Considerata la precedente organizzazione delle attività didattiche settimanali formulata nella offerta formativa; Considerata la necessità di formulare la nuova organizzazione didattica su cinque giorni coerentemente con i tempi opportuni di informazione e di più ampia condivisione con le famiglie; Considerato che si pone qualche perplessità sull’avvio in anno in corso della nuova organizzazione didattica su cinque giorni, per eventuali effetti di possibile contenzioso".

In pratica, la nuova organizzazione, seppur deliberata dal collegio dei docenti e dal consiglio di istituto, non potrebbe essere introdotta in corso d'anno e ciò potrebbe portare ad eventuali possibili contenziosi ed ecco che, sta scritto nella delibera, "tenuto conto che l’adozione di un provvedimento di autotutela rappresenta un potere /dovere in capo al dirigente scolastico a tutela della amministrazione rappresentata, qualora si manifestino vizi che possano pregiudicarne la correttezza formale" il dirigente scolastico ha predisposto circolare che revoca la precedente disposizione.

Secondo diversi genitori, alcuni papà e mamme avrebbero presentato un ricorso all’Ufficio scolastico regionale perché al momento dell'iscrizione non era stata prevista la settimana corta.

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