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Ucciso dal Covid come la sorella Rita e il fratello Francesco: morto a Palermo Massimo Vinci

Tre fratelli uccisi dallo stesso male: il Covid. Dopo Rita, 65 anni, ex consigliere comunale e Francesco, terapeuta, il Coronavirus non ha avuto pietà nemmeno per Massimo Vinci, stroncato dalla stessa malattia a 53 anni.

Il fratello più piccolo era un imprenditore molto conosciuto nella movida, soprattutto quella "ruggente" degli anni '90, quella del Carpe Diem e del Bobadilla. E su Facebook, una volta saputa la notizia, molti sono stati i post in ricordo di Massimo Vinci. "Lo avevo visto a giugno, era in forma, incredibile destino ed incredibile quello è successo, una famiglia a pezzi, distrutta", scrive un'amica.

Rita Vinci, la sorella, era scomparsa lo scorso mese a 65 anni: assistente sociale molto conosciuta a Palermo e consigliere comunale fino al 2017, era stata eletta con Italia dei Valori nel 2012, poi transitata al Mov.139 in appoggio a Leoluca Orlando.

Ed era stato proprio il sindaco di Palermo a dare la notizia della tragedia: «La scomparsa di Rita Vinci mi addolora profondamente. A nome mio e della città di Palermo, con profonda commozione, esprimo vicinanza alla sofferenza dei familiari. Da imprenditrice e da consigliere comunale Rita Vinci è stata una presenza indimenticabile, significativa anche per la sua sensibilità umana e sociale. Il dolore è reso ancora più forte per la contemporanea scomparsa del fratello Francesco – aveva concluso il sindaco - terapeuta innovatore molto apprezzato. Entrambi sono vittime di questa terribile pandemia».

A ricordare Rita Vinci era stato anche l’ArciGay Palermo, Giusy Scafidi, responsabile provinciale Terzo Settore per Italia Viva: «Una donna imprenditrice tosta, caparbia come sanno essere tutte le donne – ha scritto su Facebook -. Ma lei lo è stata di più, soprattutto quando te la devi cavare da sola, quando ti devi reinventare ha dato sempre il massimo».

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