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Miriam morta in piscina a Trabia, indagini sul bocchettone

L'esterno della villa dove è avvenuta la tragedia

I capelli che si impigliano in uno dei bocchettoni della piscina, il volto della piccola che resta sott'acqua. Si è consumata in pochi momenti, ieri pomeriggio a Trabia, la tragedia costata la vita a Miriam, una bambina di quattro anni e mezzo. Forse trenta secondi in cui è rimasta sola in acqua senza nessuno in grado di sentirla.

La nonna, che si trovava poco distante dalla struttura prefabbricata che era stata allestita nel giardino vicino all'abitazione di famiglia, quando si è resa conto di ciò che era successo ha tentato di darle aiuto. Poi la corsa in ospedale a Termini Imerese ma la bimba era già morta quando è giunta al pronto soccorso attorno alle 15.

L’ispezione cadaverica è stata eseguita poco dopo aver informato il pubblico ministero della Procura di Termini Imerese, Giacomo Barbara, e l’esito dell’accertamento del medico legale ha escluso ogni altra ipotesi confermando le cause del decesso della minore.

E il magistrato ha, quindi, disposto la restituzione della salma ai familiari e il nulla osta al seppellimento. La piscina è stata, comunque, sequestrata ed oggi saranno eseguiti accertamenti tecnici per capire se sussistono eventuali responsabilità, difetti di fabbricazione dei bocchettoni del riciclo dell’acqua o altre circostanze che avrebbero potuto evitare la morte della bambina. Una struttura sopra terra e non particolarmente profonda ma in cui la piccola non sarebbe dovuta entrare da sola. Tutti aspetti che le indagini dei carabinieri della compagnia di Termini Imerese, giunti sul posto ieri pomeriggio, dovranno chiarire.

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