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Mafia, agente di polizia penitenziaria al Pagliarelli talpa dei boss: in cambio cibo e vestiti

Un agente della polizia penitenziaria talpa dei capimafia. Per anni, infatti, il boss palermitano Francesco Nania sarebbe riuscito a comunicare con l'esterno nonostante fosse detenuto grazie all'aiuto del titolare di un'agenzia immobiliare, Giuseppe Tola, che gli avrebbe messo a disposizione un agente della polizia penitenziaria di Palermo in servizio nel carcere Pagliarelli. Il particolare è emerso dall'indagine che oggi ha portato oggi a 85 misure cautelari.

L'agente, a cui è stato contestato il reato di corruzione aggravata, ha favorito il boss rendendo possibili scambi di lettere dal carcere e ha rivelato agli indagati informazioni sull'organizzazione della struttura carceraria per ostacolare le attività di indagine e di intercettazione.

In cambio avrebbe ricevuto cibo (ricotta, arance, carne di capretto), vestiti (felpe, tute), il lavaggio mensile dell'auto e l'acquisto di carburante a un prezzo inferiore a quello di mercato.

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