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Palermo piange e ricorda Ghendy, "l'angelo dei ragazzi" travolta da un'auto

La vittima Gandolfa Ilarda

C'è ancora tanta incredulità e tristezza tra chi frequenta la parrocchia di Santa Teresa del Bambin Gesù, di via Filippo Parlatore. La morte di Gandolfa Ilarda, uccisa ieri da un'auto mentre attraversava via Duca della Verdura, è arrivata come un macigno. Ghendy, come la conoscevano tutti, aveva 46 anni, ed era cresciuta in quella parrocchia fino a dedicarsi ai bimbi e ai giovanissimi, anche nella preparazione delle comunioni e cresime. Proprio sabato prossimo, nella parrocchia di Santa Teresa del Bambin Gesù, è in programma la Cresima di undicenni e dodicenni che la donna aveva seguito da quando erano bimbi di 6 anni.

Animatrice dell’Azione cattolica, responsabile della catechesi, in tantissimi la ricordano come una donna "generosa e dotata di una ironia e di un’autoironia irresistibili". Aveva con se sempre il rosario e il suo impegno nell’oratorio era sempre massimo, affiancando, i sacerdoti Fratelli missionari della misericordia e i laici.

Ghendy, in uno dei suoi ultimi messaggi, aveva ricordato le parole pasquali di Papa Francesco: "È possibile ricominciare sempre, perchè sempre c'è una vita nuova che Dio è capace di far ripartire in noi al di là di tutti i nostri fallimenti. Anche dalle macerie del nostro cuore Dio può costruire un’opera d’arte, anche dai frammenti rovinosi della nostra umanità Dio prepara una storia nuova".

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