Le salme in attesa di essere sepolte al cimitero dei Rotoli di Palermo sono 556 e alcune sono lì in attesa anche da sei mesi. Una cifra vergognosa, come scrive Connie Transirico sul Giornale di Sicilia in edicola. Restano sparse tra Sala Bonanno, il deposito storico, il capannone-tenda temporaneo e l’ex vivaio. E si rivedono anche quelle a terra.
L’emergenza Covid ha accelerato il declino, ma c’era già e continua tra ritardi, rimpalli e disagi. I campi erano ridotti a sabbie mobili dalle forti precipitazioni e non si sono potute fare le inumazioni causa maltempo da una settimana e si attende tra l’altro l’acquisto di loculi ipogei.
Lunedì è stata firmata la determina dirigenziale con la quale si cerca di mettere una pezza al disastro. I defunti parcheggiati nel capannone avranno adesso un minimo di dignità con la gara affidata in estrema urgenza ad una ditta che dovrà installare un impianto di ventilazione forzata proprio all’interno del gazebo tanto «infestato» da non potere accogliere né i parenti né i lavoratori del camposanto.
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