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Tamponi rapidi nelle scuole di Palermo, parte lo screening di massa: la lista dei primi istituti

Parte lo screening di massa nelle scuole di Palermo. Prende il via in queste ore dall’istituto Madre Teresa di Calcutta lo screening rivolto a studenti, insegnanti e personale non docente organizzato dalle Usca scolastiche dell’Asp. L’attività, svolta in collaborazione con il Comune ed i dirigenti degli istituti, sarà realizzata attraverso tamponi rapidi, ai quali, in caso di positività, farà seguito il tampone molecolare.

L’Azienda sanitaria provinciale di Palermo ha, infatti, istituito 10 Usca scuola: 6 con sede in città, 2 con sede a Partinico e competenza sul versante occidentale della provincia e 2 a Termini Imerese per il versante orientale. Complessivamente saranno impegnati 35 medici.

La sequenza degli interventi (le cui date verranno comunicate a breve) negli istituti della città prevede dopo la scuola Madre Teresa di Calcutta i seguenti Istituti:
1. Scuola Di Vittorio (via Giuseppe Di Vittorio 11);
2. Silvio Boccone (via Del Vespro 72);
3. Bonagia, Istituto Mattarella (via Del Castoro 13);
4. Scinà (via Giuseppe Li Bassi 60);
5. Mendelssohn (via Brunetto 1);
6. Leonardo Sciascia (via De Gobbis 13);
7. Leonardo Da Vinci (via Serradifalco 190).

Oltre agli screening nelle scuole, resta attivo alla Fiera del Mediterraneo il Drive In rivolto a studenti e familiari. Oggi sono state 1.246 le persone sottoposte a tampone rapido e 90 i positivi. Dal 30 ottobre ad oggi, l’Asp di Palermo ha effettuato nei Drive In di città e provincia 22.336 tamponi con 1.679 positivi.

"L'avvio dello screening di massa nelle scuole è un buon segnale circa l'importanza di agire con misure preventive per frenare i contagi e alleggerire il peso sulle strutture sanitarie dedicate ai pazienti Covid e, di riflesso, su tutto il sistema sanitario regionale". Lo ha detto il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando. "Per questo oggi l'Amministrazione ha messo a disposizione anche 10 propri mezzi per le Usca scolastiche e per questo in Prefettura abbiamo concordato su mia proposta di istituire un tavolo di programmazione e monitoraggio costante, con l'obiettivo - ha concluso - di potenziare quanto più possibile il sistema di screening con i tamponi rapidi nelle scuole e mediante drive-in".

Puntare sull’uso dei test salivari per rilevare l’infezione da Covid, da impiegare soprattutto con bambini o disabili che tollerano con grandi difficoltà i tamponi naso-faringeo perché invasivi e fastidiosi. Per questo, con un’interrogazione il gruppo all’Ars di Attiva Sicilia chiede al presidente della Regione Siciliana e all’assessore regionale alla Salute, lo stato di acquisizione dei test salivari e notizie in merito alla distribuzione territoriale e all’avvio del loro utilizzo annunciata ad ottobre e dei cui non si hanno notizie.

“Si tratta di una questione non secondaria nelle doverose attenzioni che dobbiamo ai più fragili– afferma Angela Foti, vicepresidente dell’Ars e componente di Attiva Sicilia – in considerazione di due fattori: il primo è la difficoltà di effettuare questi tamponi invasivi e fastidiosi; il secondo è che sui minori si presenta la necessità di dover effettuare più volte i tamponi a causa dell’insorgere di sintomi sospetti o della positività di un compagno di classe. Per questo rendere più semplice il test sarebbe un ulteriore aiuto nel tracciamento dei positivi, visto che sono stati sviluppati anche tamponi salivari di grande efficacia e affidabilità già in uso in Veneto e Lazio”.

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