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Strage di Capaci, è il giorno della memoria: il coronavirus non ferma gli eventi per Falcone e Borsellino

Giovanni Falcone e Paolo Borsellino

Neanche l'emergenza Coronavirus può fermare la forza della memoria. Oggi, sabato 23 maggio 2020, ricorre il 28° anniversario della Strage di Capaci. Palermo non può e non vuole dimenticare il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e gli agenti della scorta uccisi nell'attentato mafioso di quel 23 maggio 1992 che sconvolse l'Italia.

Una lunga giornata di iniziative per non dimenticare iniziata poco dopo le 8 sul luogo della strage e alla quale anche Tgs darà spazio con la puntata di Cronache siciliane, alle 14,30, che potrà essere seguita in streaming anche su Gds.it: interviste e approfondimenti dal giardino della Memoria, sull'autostrada A29.

Anche nei giorni della pandemia c'è #PalermoChiamaItalia, l'iniziativa dedicata alla memoria delle stragi di Capaci e di Via D'Amelio, organizzata dal Ministero dell'Istruzione e dalla Fondazione Falcone, sebbene quest'anno in una versione "alternativa", attraverso iniziative simultanee a distanza e trasmissioni tv dedicate.

In tutta Italia il mondo della scuola partecipa alle iniziative per la giornata riservata al ricordo dei giudici Giovanni Falcone, Francesca Morvillo e Paolo Borsellino e di tutti gli agenti delle loro scorte: Agostino Catalano, Walter Eddie Cosina, Rocco Dicillo, Vincenzo Li Muli, Emanuela Loi, Antonio Montinaro, Vito Schifani, Claudio Traina. #PalermoChiamaItalia è promossa dal Ministero dell'Istruzione insieme alla Fondazione Falcone in collaborazione con la Polizia di Stato, la Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo e con 'Quarto Savona Quindici'. Si svolge sotto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica e con il Patrocinio del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati.

L'iniziativa anche quest'anno si avvale della partnership della Rai con un palinsesto dedicato - approfondimenti, documentari, film - in onda già dal 18 maggio scorso che culminerà oggi all'interno di due trasmissioni su Rai Uno: 'Uno Mattina in Famiglia' e 'Rai sì'.

"Il coraggio di ogni giorno" è il tema di questa edizione di #PalermoChiamaItalia che è dedicata ai tanti cittadini che si distinguono nel quotidiano per l'impegno straordinario e l'etica del dovere, anche in questi mesi di emergenza del Paese. La commemorazione partirà, alle 8.35 circa, con la diretta dal Ministero dell'Istruzione. Ad aprire il collegamento, il video messaggio del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

A Roma le gigantografie di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino sono state srotolate ed esposte sulla facciata del ministero dell'Istruzione. A Palermo, invece, alla Stele di Capaci, la professoressa Maria Falcone, sorella di Giovanni, e Tina Montinaro, moglie di Antonio, il capo scorta del giudice Falcone, hanno depositato una corona in memoria degli agenti caduti durante le stragi. Da lì e col minuto di silenzio, sono partite le iniziative nel capoluogo.

Dalla 'Nave della Legalità invece le storie delle scuole italiane e le esperienze delle tante studentesse e dei tanti studenti e docenti che negli anni passati hanno partecipato all'ormai tradizionale viaggio da Civitavecchia a Palermo. Le telecamere sono salite a bordo della Nave Splendid della SNAV che in questi anni ha accompagnato i ragazzi nella traversata e che in questi mesi è attraccata al porto di Genova ed è stata trasformata in ospedale galleggiante per gli ammalati di Covid-19.

La finestra televisiva andrà avanti per tutto il pomeriggio con lo 'Speciale Capaci' su 'Italia Sì', sempre su Rai Uno. Verranno ricordati gli agenti caduti a Capaci e in via D'Amelio con la deposizione di una corona di fiori presso il reparto scorte della Caserma Lungaro di Palermo. Alla cerimonia prenderanno parte Maria Falcone e Tina Montinaro. Sono previsti anche gli interventi dei vertici delle istituzioni e di esponenti del mondo dell'associazionismo antimafia. Parte fondamentale della trasmissione saranno le video interviste e i collegamenti con quanti, in questo periodo di emergenza, giorno dopo giorno, hanno svolto e svolgono il proprio dovere anche a rischio della vita.

Alle 17.58 (orario della strage), come ogni anno, ma, stavolta senza la partecipazione dei cittadini, in ragione dell'emergenza, ci sarà il tradizionale momento del "Silenzio" sotto l'Albero Falcone e, in contemporanea, dal Giardino di Capaci. Il tradizionale corteo per le vie del centro di Palermo sarà sostituito - vista l'impossibilità di raduni per l'emergenza sanitaria - da un flash mob organizzato dalla Fondazione Falcone e dal Ministero dell'Istruzione. Nei giorni scorsi una serie di artisti, attori e musicisti italiani con piccoli video, pubblicati sui canali social della Fondazione Falcone, del Ministero dell'Istruzione e di #PalermoChiamaItalia hanno lanciato un appello ad appendere un lenzuolo bianco dal balcone di casa e ad affacciarsi tutti insieme alle ore 18.

Il Ministero dell'Istruzione e la Fondazione Falcone uniranno le piazze di #PalermoChiamaItalia e tutte le scuole che vorranno partecipare facendo sentire la loro voce per dire "no" alle mafie utilizzando anche i canali social.

Sui profili social del Ministero (@MIsocialFB, @MiSocialIG, @MisocialTW), di #PalermoChiamaItalia (@palermochiamaitalia) e della Fondazione Falcone (@FondazioneGiovanniFalcone) ci saranno le dirette degli eventi raccontati attraverso gli hashtag: #23maggio, #PalermoChiamaItalia, #23maggio2020, #ilcoraggiodiognigiorno, #ilmiobalconeèunapiazza.

"È un anniversario molto strano, quello di oggi - commenta il presidente della Regione Nello Musumeci - in memoria del giudice Giovanni Falcone, della consorte e degli agenti di scorta. Non per questo il ricordo 'silenzioso' della strage di Capaci può assumere un significato diverso. La sensibilizzazione delle coscienze di noi tutti deve essere quotidiana e non legata solo a una data di calendario o ad una manifestazione esterna o, ancora, al via vai di persone nell'Aula bunker. Ognuno di noi deve fare la propria parte, ogni sacrosanto giorno. Solo così si può onorare, degnamente, al di là delle parole, la memoria di chi ha perso la vita nella vera lotta alla mafia. Solo quando si capirà che siamo tutti in trincea potremo venirne fuori".

Adesso più che mai dobbiamo vigilare. Le mafie si nutrono delle difficoltà dei cittadini. Di fronte alla pandemia che sta danneggiando il tessuto occupazionale, il sistema produttivo, la risposta dello Stato deve essere forte, rapida e incisiva", ha scritto  su Fb il premier Giuseppe Conte.  "Gli uomini e le donne facendo il loro dovere, con amore e dedizione, ogni giorno ci dimostrano che l'Italia è un grande Paese e ci rafforzano nella convinzione che il 'piano' delle mafie è destinato a fallire", ha aggiunto,

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