Oltre 75mila mascherine sono state sequestrate dai finanzieri del Nucleo di polizia economico-finanziaria di Palermo a cinque aziende operanti a Palermo e Bagheria. Adesso rischiano multe che possono arrivare a un massimo di 60mila euro.
Si è giunti al sequestro dopo la verifica delle corrette modalità di commercializzazione di mascherine e dispositivi di protezione individuale da parte sia dei distributori all’ingrosso sia da parte dei singoli rivenditori operanti nell’area metropolitana di Palermo.
I finanzieri, nel ricostruire le filiere di commercializzazione, a partire da rivenditori e farmacie, hanno verificato che le mascherine sequestrate, del tipo chirurgico e FFP2, erano state poste in vendita in violazione delle disposizioni contenute nel Codice del Consumo (D. Lgs. 206/2005) nonché della normativa europea sulla sicurezza dei prodotti in materia di dispositivi di protezione individuale (D. Lgs. 475/1992) che prevede, in particolare, che i prodotti devono recare la marcatura CE, nonché essere accompagnati da istruzioni facilmente comprensibili dai consumatori.
I titolari delle aziende controllate sono stati segnalati alla Camera di Commercio di Palermo per l’irrogazione della sanzione amministrativa, che per ogni violazione può arrivare fino a un massimo di 60.000 euro.
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