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Aggredì con una spranga un autista dell'Amat, arrestato un giovane a Palermo

A Palermo scatta un arresto per una violenta aggressione ai danni di un autista dell'Amat. La polizia di Stato ha posto agli arresti domiciliari, su richiesta del gip del tribunale di Palermo, Cristian Monte, palermitano di 20 anni, residente in zona Corso Dei Mille e già pregiudicato, accusato di aver aggredito e percorso con una spranga l'autista di un bus.

I fatti risalgono alla notte dello scorso 18 gennaio, quando il giovane probabilmente in stato di ebbrezza, pretendeva di salire a bordo di un autobus fermo al capolinea di piazza Cupani con una bicicletta elettrica. Al diniego dell'autista, Monte avrebbe aperto il gabbiotto del conducente e si sarebbe scagliato contro il dipendente Amat, colpendolo ripretutamente. L'autista è riuscito, sebbene a fatica, a respingere il giovane che poi però è risalito sull'autobus e ha percosso con violenza l'uomo con una spranga che aveva nascosto nella bici.

L'autista ha riportato varie escoriazioni e la frattura di un dito. Non ancora soddisfatto, il giovane si è anche impossessato delle chiavi del mezzo.

Poco dopo è intervenuta la polizia, che, ricevuto l'allarme, si è messa alla ricerca del ventenne nelle zone vicine alla Stazione Centrale. A distanza di alcune ore, gli agenti del commissariato Oreto-Stazione hanno identificato l'aggressore, denunciandolo all'autorità giudiziaria. Fondamentale è stata la decrizione fatta dall'autista, che ha raccontato di avere più volte notato, in passato, il giovane a bordo della linea 101.

Monte era già noto alle forze dell'ordine per i suoi trascorsi criminali. Il consistente quadro indiziario raccolto è stato condiviso e sviluppato dall’autorità giudiziaria, che oggi ha emesso l'ordinanza di misura cautelare nei confronti del giovane. Quest'ultimo è stato rintracciato e posto ai domiciliari. Dovrà ora rispondere dei reati di rapina, lesioni personali aggravate, minaccia e violenza a incaricato di pubblico servizio, porto illegale di armi o oggetti atti ad offendere e interruzione di pubblico servizio.

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