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La truffa sui morti ai Rotoli di Palermo, sospetti di mazzette e orrori al cimitero

I protagonisti della grande truffa sulle sepolture al cimitero dei Rotoli per arrivare alle mazzette avrebbero mosso una serie di meccanismi, non curandosi troppo delle forme e dei dettagli. Il "cuore" dell'inchiesta riguarda le inumazioni e le estumulazioni di chi viene sepolto nella nuda terra. Come spiega Riccardo Arena sul Giornale di Sicilia in edicola, il sospetto di chi indaga è che le salme, ispezionate dopo sei anni dalla sepoltura, pur non essendo ancora mineralizzate, venissero fatte passare comunque per tali. In questo modo si sarebbero potute liberare e rivendere i posti.

In questa fase, sempre secondo gli inquirenti, un ruolo-chiave lo avrebbero avuto i due medici indagati dell'ospedale Enrico Albanese, che avevano il compito di verbalizzare lo stato dei cadaveri tirati fuori dalle sepolture per l'ispezione.

Come si potessero smaltire, quelle salme illegalmente riesumate, è oggetto degli approfondimenti delegati dalla Procura ai carabinieri del Nucleo investigativo, del Nas e del centro anticrimine Natura. Tra le ipotesi investigative, quella della distruzione: non a caso - si legge sempre sul Giornale di Sicilia - sono stai ispezionati larghi tratti di terreno, depositi dove si smaltiscono i rifiuti speciali.

La notizia completa sul Giornale di Sicilia in edicola.

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