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Sequestrata a Palermo una casa di riposo fantasma: anziani tenuti al buio

Una struttura “fantasma” adibita a casa di riposo, in via Messina Marine, è stata sequestrata dagli agenti del Commissariato di polizia Brancaccio.

La segnalazione è partita da un anziano che, molto agitato, ha telefonato al Numero Unico di Emergenza. Dalle indagini sono emerse diverse irregolarità, amministrative e penali. Due giorni fa, è stata segnalata la presenza per strada, in via Messina Marine, di un ultranovantenne, in pigiama e vestaglia, che cercava di divincolarsi dalla presa di due donne che volevano riportarlo all’interno di un locale.

Gli agenti, dopo averlo tranquillizzato ed essersi accertati delle sue condizioni di salute, hanno ascoltato le due donne che, dopo qualche tentennamento e risposte elusive, hanno dichiarato di essere dipendenti di una casa famiglia e che l’anziano fosse ospite della struttura. I poliziotti, non venendo in possesso di alcuna certificazione, hanno iniziato i controlli, insieme alla polizia municipale e al personale dell’Asp di Palermo.

Sarebbe stata la stessa responsabile” della struttura, convocata e subito giunta in via Messina Marine ad ammettere di avere allestito, in assoluta clandestinità, una casa di ospitalità per pazienti anziani, alcuni affetti da patologie croniche e degenerative, ricavando gli alloggi all’interno di due appartamenti.

Le due unità abitative erano state trasformate in un ambiente unico attraverso l’abbattimento di una parete divisoria ed erano state ricavate 6 stanze che ospitavano 13 posti letto ed 11 anziani; le finestre del prospetto di via Messina Marine venivano tenute perennemente sbarrate, facendo pertanto apparire dall’esterno la struttura disabitata e privando, al contempo, gli ospiti di luce naturale.

Gli anziani che, come certificato da personale dell’Asp, sono risultati “bisognosi di cure socio assistenziali” sono stati riaffidati ai familiari in attesa di essere riprotetti in strutture idonee e, stavolta, accreditate.

La titolare è stata denunciata per la violazione dell’articolo 109 del T.U.L.P.S. e per il reato di abbandono di incapaci. La struttura è stata invece sottoposta a sequestro preventivo.

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