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Violentò l'ex fidanzata, condanna più dura in Appello a Palermo: andrà in carcere

La terza sezione della Corte d’Appello di Palermo ha aumentato a 6 anni la pena inflitta a un uomo di 34 anni di Alia, riconosciuto colpevole sia in primo che in secondo grado di violenza sessuale nei confronti della ex fidanzata.

Mentre però il tribunale di Termini Imerese nel 2018 gli aveva inflitto solo un anno e otto mesi, adesso i giudici del collegio presieduto da Antonio Napoli gli hanno dato 6 anni. Rispetto al primo giudizio è cambiata la valutazione di una circostanza: a Termini il tribunale aveva ritenuto che il fatto non fosse così grave perchè Di Piazza e la fidanzata avevano intrattenuto regolarmente rapporti sessuali, prima dell’episodio violento, avvenuto nell’estate del 2012.

La stessa circostanza, dopo il ricorso del sostituto procuratore generale Sergio Barbiera e della parte civile, rappresentata dall’avvocato Monica Genovese, è stata valutata in senso del tutto opposto, negativo per il responsabile del reato. Il legame matrimoniale o affettivo tra vittima e carnefice, è stato infatti inserito nella legge a tutela delle donne, il cosiddetto Codice rosso, come circostanza aggravante. Nel dibattimento concluso in appello i giudici non potevano ritenerla tale, perchè i fatti erano anteriori all’entrata in vigore della nuova legge, però non hanno ritenuto di dovere applicare alcuno sconto di pena. All’uomo è stata revocata anche la sospensione condizionale e se la decisione diventerà definitiva, andrà a scontare in carcere la condanna.

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