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La sparizione di Santo Alario, dopo un anno assolto il suo amico Guzzardo

Giovanni Guzzardo e Santo Alario

Il Gup di Termini Imerese, Stefania Gallì, ha assolto Giovanni Guzzardo dall’accusa di avere ucciso il suo amico Santo Alario, sparito il 7 febbraio 2018 all’età di 42 anni e mai più ritrovato. Il pm Eugenio Faletra aveva chiesto l’ergastolo, ritenendo sussistenti gli indizi di colpevolezza. Guzzardo, 47 anni, titolare del bar Avana Cafè di Capaci, subito scarcerato, dunque, dopo oltre un anno. Il giallo ha i contorni del tutto oscuri, ma il giudice ha ritenuto di non avere elementi sufficienti per condannare l’imputato, difeso dagli avvocati Nino Zanghi e Vincenzo Lo Re.

Alario e Guzzardo si erano allontanati insieme da Capaci (Palermo), spostandosi nelle campagne della provincia e passando anche da Ventimiglia di Sicilia (Palermo), sulla Panda dell’imputato. Durante il viaggio, Alario aveva mandato diversi videomessaggi alla compagna, descrivendo il paesaggio e assicurando che la sera sarebbe andato a prenderla nel centro commerciale in cui lei si trovava in quel momento.

I due uomini, invece, erano spariti nel nulla, la macchina era stata ritrovata vuota alcuni giorni dopo, non lontano dalla diga Rosamarina. Solo tre mesi dopo gli investigatori avevano rintracciato Guzzardo, vivo e nascosto in un casolare nelle campagne di Montemaggiore Belsito. Sempre lì era stato ritrovato un fucile: per l’accusa l’arma con cui si sarebbe sbarazzato di Alario. Gli accertamenti del Ris avrebbero però escluso che quel fucile fosse stato usato di recente. Manca tra l’altro il movente.

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