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Via D'Amelio 27 anni fa, così Palermo ricorda Borsellino e gli agenti della scorta

L'inno d'Italia cantato dalla soprano Marta Favaloro e il minuto di silenzio seguito alla lettura dei nomi delle vittime della strage di via d'Amelio. Il momento centrale di questo 19 luglio è arrivato alle ore 16.58, l'ora esatta dell'attentato che lasciò sotto choc un intero Paese.

Palermo ricorda la strage di via D'Amelio a 27 anni da quella terribile domenica di luglio in cui persero la vita il procuratore aggiunto Paolo Borsellino e cinque agenti della scorta Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina. Tante le iniziative per commemorare le vittime, organizzate dal Movimento delle Agende Rosse e dal Centro Studi "Paolo e Rita Borsellino".

Centinaia di giovani hanno riempito via D'Amelio con disegni, giochi, animazione. "Siamo qua con i bambini in via del centro Padre Nostro in via D'Amelio per permettere loro di fare un'esperienza civica, per avere la coscienza di ciò che è stato e che non si deve ripetere più, dal martirio delle vittime come Paolo Borsellino e gli agenti di scorta ai colori dei bambini che così raccolgono il testimone", dice Marco Lo Gelfo, volontario in servizio civile.
"In questo periodo di 'tempo d'estate' dedichiamo la giornata disegnando qualcosa che ricorda la giustizia e tramite il gioco mettiamo i bambini in condizione di esercitare l'educazione alla memoria e a un futuro senza mafia, cercando di instillare a questi la cultura dell'educazione civica", aggiunge.

"Coloriamo Via D'Amelio: il 19 luglio per i cittadini di domani" è l'iniziativa che ha preso il via stamattina a cura del "Centro studi Paolo e Rita Borsellino". La manifestazione è stata organizzata in collaborazione con gli studenti del corso di laurea in Scienze della Formazione primaria UKE, Nati per leggere Sicilia, Laboratorio Zen insieme, Associazione "Il Quartiere" di Monreale, Centro di animazione territoriale "San Giovanni Apostolo", Centro "Santa Chiara", Associazione Lievito, Emmaus Palermo, campo estivo Coni "Sport: un diritto per tutti", "Casa di Paolo".

I modelli da offrire ai giovani è invece il tema del dibattito organizzato in questura. Al dibattito hanno preso parte anche il cantante Gigi D'Alessio, il comico Sasà Salvaggio, il sociologo Gioacchino Lavanco, fra Mauro Bolletta e Gero Riggio. L'incontro è stato aperto con il video del giovane neomelodico catanese di 19 anni, Leonardo Zappalà, che durante la trasmissione Reality su RaiDue, considerò fisiologica la morte di Falcone e Borsellino scatenato per il lavoro che facevano. Parole che scatenarono polemiche e l'apertura di una inchiesta.

Anche il capo della polizia, Franco Gabrielli, è in intervenuto in questura per la cerimonia di commemorazione della strage di via D'Amelio. Presenti alla cerimonia Manfredi Borsellino, figlio del magistrato, il sindaco Leoluca Orlando, il questore Renato Cortese. "Non me ne vorranno gli altri - ha detto Gabrielli -, noi siamo gli azionisti di maggioranza delle tragedie prodotte dalle stragi del 23 maggio e del 19 luglio. Sugli 11 servitori dello Stato uccisi, 8 appartenevano alla nostra amministrazione".

Poi, sui presunti depistaggi nelle inchieste sulle stragi di mafia ha commentato: "Se tra di noi qualcuno ha sbagliato, se qualcuno ha tradito per ansia da prestazione o per oscuri progetti, siamo i primi a pretendere la verità. E non ci si pari dietro a chi non più parlare e a scorciatoie. Non vogliamo verità di comodo". A Caltanissetta tre poliziotti sono imputati per calunnia aggravata dall'aver favorito la mafia.

Nel pomeriggio una lunga serie di iniziative in via D'Amelio: prima si è svolta la manifestazione dal palco "Io ci SARÒ, tu ci sei STATO ?"; poi  "Orfani di Stato". Sul palco, allestito nella strada, si sono alternati familiari di alcune delle vittime della mafia che non hanno ancora avuto giustizia come la madre del piccolo Claudio Domino.

Alle 16.58 il minuto di silenzio che è stato seguito dalla poesia recitata da Salvatore Borsellino "Giudice Paolo" di Marilena Monti. Alle 17.30 - "Testimoni di ingiustizia" con Piera Aiello, Ignazio Cutrò, Gianfranco Franciosi. Alle 18.00 "Verità di Stato, Verità di tutti?", incontro con i magistrati Sebastiano Ardita, Roberto Scarpinato, Giuseppe Lombardo e l'avvocato Fabio Repici, modera il giornalista Giuseppe Lo Bianco.

In serata lo spettacolo del duo "I Sansoni" e la presentazione del libro "Paolo Borsellino - Cosa nostra spiegata ai ragazzi" con Salvatore Borsellino e il giornalista Marco Lillo.

A conclusione della giornata di commemorazione la fiaccolata da piazza Vittorio Veneto in memoria delle vittime della strage organizzata dal "Forum 19 Luglio" (cartello che raggruppa trasversalmente associazioni, movimenti ed istituzioni) e "Comunità '92". Al corteo anche Giorgia Meloni leader di Fratelli d'Italia.

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