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L'omicidio di Pietro Ferrera a Palermo, chiesto il giudizio immediato per moglie e figli

La Procura di Palermo ha chiesto il giudizio immediato, con l’accusa di omicidio volontario aggravato, nei confronti di Salvatrice Spataro, 45 anni, e dei due suoi figli, Mario e Vittorio Ferrera, di 21 e 20 anni. Sono imputati dell’omicidio di Pietro Ferrera, anche lui di 45 anni, marito di lei e padre dei due giovani, ucciso con 50 coltellate nella tarda serata del 14 dicembre scorso.

I tre avevano confessato, invocando però una serie di attenuanti, in parte riconosciute dagli stessi pm Gianluca De Leo e Giulia Beux. Il rito immediato è stato chiesto per saltare l’udienza preliminare, in presenza di prove che l’ufficio inquirente ritiene evidenti e dopo che le indagini si sono chiuse entro sei mesi.

Dopo il vaglio di legittimità da parte del presidente aggiunto dei Gip, Antonella Consiglio, la Spataro e i figli potranno decidere se chiedere il rito abbreviato, che li farebbe tornare davanti a un Gup e consentirebbe loro di fruire di un possibile sconto di pena di un terzo.

I tre assassini rei confessi hanno sempre sostenuto di essere stati sottoposti ad anni di angherie e vessazioni da parte di Ferrera, ex sottufficiale dell’Esercito, ex macellaio e gestore di un pub del mercato storico di Ballarò. L’uomo avrebbe vietato ai figli l’uso dell’acqua calda e avrebbe imposto alla moglie il sesso, costringendola anche a prestazioni particolari con transessuali.

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