La morte di Nunzio Agnello a San Cipirello è ancora avvolta dal giallo, ma c’è una pista che gli investigatori sembrano prediligere: l'ipotesi finora più accreditata, come scrive Leandro Salvia sul Giornale di Sicilia in edicola, è che il quarantunenne sia stato ucciso di botte e poi lasciato davanti all'immobile al civico 62 di via IV novembre.
La vittima due settimane prima era stata fermata dagli uomini della Questura di Palermo per un presunto tentativo di truffa.
Con lui c'erano un familiare ed un socio occulto: un sancipirellese residente a Partinico, volto noto alle forze dell'ordine. I tre stavano tentando di accedere ad un finanziamento.
Si indaga sugli affari che Nunzio Agnello portava avanti per conto di altri. Sembra che facesse parte, come prestanome, di un giro molto più grosso di lui, a lui risulta infatti intestata un'impresa edile dal 2017, sebbene non fosse il suo campo. La ditta nei mesi scorsi avrebbe acquistato materiale per un subappalto nel cantiere per la realizzazione di un campetto di calcio comunale.
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