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Omicidio di Pagliarelli a Palermo, resta in carcere il ristoratore: rigettato il ricorso

L'uscita di Pietro Seggio dalla squadra mobile di Palermo

Resta in carcere Pietro Seggio accusato di essere il responsabile dell'omicidio di Francesco Manzella,ucciso per un presunto credito vantato da quest'ultimo nei confronti di Seggio. Top secret le motivazioni che verranno rese note dai giudici tra 45 giorni.

È stata dunque rigettata dal Tribunale del riesame di Palermo, presieduto da Lorenzo Jannelli, l’istanza di riesame proposta dall’avvocato Giovanni Castronovo, difensore Seggio.

L’omicidio di Francesco Manzella avvenne nei pressi del carcere Pagliarelli, nella notte. L’uomo era ritenuto uno spacciatore di droga e il movente sarebbe stata l’impossibilità, per Seggio, che gestisce una pizzeria e fa consumo di stupefacenti, di pagare un debito alla vittima.

Il legale annuncia che ricorrerà in Cassazione.

"Speravamo in un esito positivo del riesame anche in considerazione del fatto che nel corso dell’udienza camerale abbiamo riversato in atto gli esiti delle indagini difensive, ed - dichiara l'avvocato Castronovo - in particolare le testimonianze rese da due soggetti informati dei fatti, i quali hanno riferito che non esisteva alcun debito del Seggio nei confronti del Manzella, e che il suddetto debito era stato fittiziamente creato ad arte dai due solamente per avere la possibilità di poter consentire alla vittima di poter rifornire indisturbato di cocaina l’indagato, viste le rimostranze di entrambi i nuclei familiari alla prosecuzione del suddetto rapporto. Siamo certi - conclude - che dinnanzi la Suprema Corte riusciremo a dimostrare la fondatezza della tesi difensiva".

 

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